mercoledì 8 ottobre 2014

Luigi Romano, costone a valle della Fondazione Sciascia inserito come rischio R4 (alta pericolosità)


Nel rispetto della sensibilità archeologica, paesaggistica ed ambientale mostrata in alcuni commenti, mi sento in dovere di specificare che il costone a valle della fondazione Sciascia, da un punto di vista idrogeologico nel piano dell'assetto idrogeologico regionale, è stato inserito come rischio R4 (alta pericolosità) dove sono da programmare degli interventi mirati al fine di  mitigare il rischio. Oggi con le nuove tecniche esistono nuovi modi di intervenire rispettando le caratteristiche autoctone del sito sotto tutti i punti di vista compreso quello archeologico.
L'obiettivo finale del mio intervento, in seno al consiglio comunale, mirava ad evidenziare il rischio (esistente ed evidente) al fine di mettere in atto tutte le procedure necessarie per mettere in sicurezza il costone e garantire l'incolumità dei passanti o di quanti stazionano sotto la parete in attesa di essere ricevuti dal veterinario.
Un messaggio dell'assessore comunale Alessi, in mattinata, mi comunicava che l'evento è stato segnalato all'Ufficio del Genio Civile di Agrigento per quanto di loro competenza. Sarebbe auspicabile un intervento regionale con progetto da inserire tra le somme urgenti.
Prof. Luigi Romano, consigliere comunale



4 commenti:

  1. Angelo Cutaia su facebookmercoledì, 08 ottobre, 2014

    purtroppo conosciamo la scarsa sensibilità ambientale ti taluni ingegneri. temo che la rupe venga stravolta e che si perdano le tracce archeologiche che non sono evidenti a tutti. Non mi pare che vi siano rischi di grossi crolli. In ogni caso basta transennare e non fare avvicinare le persone. Io auspico un intervento ben meditato che nn stravolga il colpo d'occhio attuale. Le rocce sono un bene paesaggistico.

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  2. Ingegnere ci può dire di più delle tracce archeologiche presenti nel costone?

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  3. Angelo Cutaia su facebookmercoledì, 08 ottobre, 2014

    sul lato ovest della rupe vi è una grotta artificiale che è stata utilizzata anche come presepe. Vi sono delle nicchie, sicuramente opera dell'uomo, forse quel che resta di altre grotticelle artificiali, oltre a vari segni antichi che sono oggetto di un mio attuale studio e che non posso per il momento divulgare. Il complesso archeologico e paesaggistico fa tutt'uno con le grotte preistoriche del Bastione. Basterebbe valorizzarlo con indagini archeologiche, in ogni caso necessarie prima di qualsiasi intervento, per dare a Racalmuto un sito turistico in più.

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  4. Grazie, ritorneremo a fotografare quella rupe per mantenere viva la memoria dei primi racalmutesi che hanno abitato questa meravigliosa terra baciata dal sole.

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