martedì 20 maggio 2014

PRECARIATO Il problema della proroga dei contratti. Nessuno ne parla

Durante il dibattito svoltosi alla Fondazione, una delle ultime domande rivolte ai candidati riguardava i precari, la domanda era chiara e semplice, le risposte sono state vaghe e fuorvianti. Bisognava dire chiaramente quali provvedimenti intende mettere in atto il futuro sindaco, per risolvere il problema della proroga dei contratti che si ripresenterà, puntualmente fra qualche mese. Invece alcuni candidati hanno deviato l'attenzione dall'obiettivo principale, tracciando l'ennesimo quadro negativo di una categoria di lavoratori già ampiamente bistrattata. Forse basandosi sul sillogismo aristotelico secondo il quale:
- alcuni lavoratori sono fannulloni
- alcuni di questi lavoratori sono precari
- tutti i precari sono fannulloni.
Mi dispiace non funziona così, non lo posso accettare.
Quello che si è messo in evidenza è solo l'aspetto negativo di quelle poche persone che hanno veicolato all'esterno un'immagine pessima della categoria. Una percentuale di fannulloni è fisiologica in ogni Ente o amministrazione, ed è presente anche tra il personale di ruolo, come c'è anche una certa ignoranza o mancanza di formazione o aggiornamento, rispetto alle moderne tecniche informatiche. Tutti questi ingredienti messi nella stessa minestra creano disservizi. Per rincarare la dose qualcuno ha detto che ci sono precari che timbrano alle 21:30;  io vi dirò di più ci sono quelli che timbrano anche dopo la mezzanotte; sono i lavoratori del teatro, del castello e di altre strutture che fanno attività serale, persone che non percepiscono alcuno straordinario o indennità notturna, come spetterebbe, e che da soli tengono aperte queste strutture, anche di Domenica o nei festivi compreso Natale, Pasqua e Capodanno. Per maggiore completezza d'informazione aggiungo che ci sono uffici, importanti e strategici, che si reggono esclusivamente sulla presenza dei precari, altri che sono aperti 12 ore al giorno e che potrebbero chiudere senza il lavoro dei precari, che non percepiscono nemmeno l'indennità di turnazione; procedimenti di ufficio affidati completamente ai precari, senza alcun riconoscimento giuridico ed economico. Senza il supporto del personale precario il corpo dei vigili urbani sarebbe assolutamente insufficiente, e anche loro svolgono servizio notturno e festivo, e senza indennità di rischio.  Quindi, non bisogna dire fandonie, si deve parlare con cognizione di causa, ma molte cose non si sanno, si sentono dire. Una sola parola mi aspettavo di sentire, che non è stata pronunciata: MERITOCRAZIA,  e poi ottimizzazione delle risorse umane, valorizzazione delle competenze, secondo le esperienze maturate, secondo la formazione e l'attitudine personale. Inoltre che dire di tante persone preparate che vengono mortificate ogni giorno, perché relegate in ruoli marginali, da chi teme di far emergere il meglio? Credo che il sindaco abbia la responsabilità di un utilizzo efficace ed efficiente del personale che sia di ruolo o no, per quanto riguarda  il contratto penso che non possa fare molto, se non le dovute pressioni, perché  gli interventi vanno fatti in sede parlamentare sia nazionale che regionale, perciò bisogna avere dei buoni rappresentanti che sostengano le nostre ragioni,  la palla passa ai deputati.

Iolanda Salemi                  

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