sabato 9 marzo 2013

Per Racalmuto una donna sindaco


di Iolanda Salemi

La presenza delle donne all'interno di un movimento o un dibattito politico, nel XXI secolo, è un’esigenza; è la “conditio sine qua non”, da cui non si può prescindere.
Il termine politica l’hanno inventato i greci, maestri di democrazia,  significa: azione al servizio- e per il bene- della città e dei cittadini.
Ma i greci avevano inventato anche il “gineceo”- un recinto dorato- dove relegare le donne non ritenute adatte alla vita sociale e alla politica. Questo avveniva  un paio di millenni fa; ma guardando l'ambiente politico racalmutese, non mi sembra che queste abitudini siano del tutto scomparse.
Chiunque si affacci nello scenario politico attuale, deve porsi  in posizione alternativa, rispetto agli altri deve lanciare forti ed evidenti segnali di cambiamento e di rottura con il passato, in tutti i suoi aspetti, sia nelle forme che nei contenuti.  A volte si pensa di voler fare una politica nuova con metodi “vecchi” quali: interminabili riunioni ed inconcludenti incontri, in orari e giorni impossibili, o comunque praticabili solo da single. La presenza delle donne porterebbe inevitabilmente, a correggere alcuni comportamenti e ad affrontare argomenti che sfuggono alla sensibilità maschile. Quindi auspicare una presenza attiva e propositiva delle donne,  e delle ragazze, soprattutto, non farebbe altro che arricchire la vita politica racalmutese.
 La presenza delle donne è il plusvalore che  manca, ma solo se le donne saranno in grado di adattare la politica a loro, e non adattarsi loro alla politica. Non si deve fare come i maiali della “fattoria degli animali” di Orwell, che prima si ribellano agli uomini, spodestandoli, poi ne assumono tutte le abitudini e perfino i difetti, finendo con l’assomigliargli anche nell'aspetto  Le donne possono essere forti solo se conservano un pensiero autonomo, e non come si è visto fino ad ora essere la faccia pulita, dietro la quale si cela un politico impresentabile, o la moglie che fa da ripiego ad un marito deluso. E' evidente che la politica degli uomini ha fallito, ora è il momento che le donne agiscano, ognuno, nell'ambito del proprio ruolo e delle proprie possibilità, deve impegnarsi in prima persona.
Le donne sono gli ammortizzatori sociali delle famiglie, quelle che sono in grado di filtrare la crisi, per non farla sentire pesantemente sui propri figli.  Sono le donne che si caricano del peso dell'assistenza familiare ad anziani e disabili, quindi sopperiscono alle carenze dello stato e della società. L'auspicio che faccio ai politici racalmutesi è: che riflettano e meditino a lungo sul fatto che l'unica ventata di novità possibile è che il prossimo sindaco sia una donna.

2 commenti:

  1. Cara Iolanda condivido il tuo ragionamento ma a Racalmuto ci sono tanti vecchi lupi legati alle poltrone di potere. Serve un forte svecchiamento, un totale rottamazione, persone nuove, gente fresca e pulita.

    RispondiElimina
  2. brava elisa.....la penso come te

    RispondiElimina