Mentre i comuni di Agrigento, Favara,
Grotte e Porto Empedocle si accingono a pagare al raggruppamento di imprese che
si occupa del servizio di igiene ambientale la mensilità di gennaio, come
stabilito dalla scrittura privata stipulata a margine della proroga del
servizio disposta da Gesa fino al 30 settembre, quello di Racalmuto ha fatto
sapere che a partire dal giorno 1 aprile 2013 internalizzerà il servizio,
provvedendo quindi con personale proprio. E' il secondo ente locale (il primo
al momento è Siculiana) che si sottrae all'ambito di Gesa e questo costringerà
le ditte a procedere ad ulteriori 7 licenziamenti, per cui complessivamente al
momento dovrebbero essere 13 gli operai che, a seguito delle decisioni delle
due amministrazioni comunali, perderanno il lavoro.
Ad essi se ne aggiungeranno
un altro paio (che lavorano 4 ore al giorno) che il Comune di Castrofilippo non
intende più utilizzare. Peraltro non saranno coloro i quali fino ad ora hanno
operato nei tre centri abitati, ma gli ultimi assunti. Questo significa che
toccherà a dipendenti che in atto sono utilizzati in altri comuni. Ci sarà da
vedere adesso come reagirà la Regione di fronte all'atteggiamento del comune di
Siculiana e di quello di Racalmuto. C'è da attendersi anche la reazione delle organizzazioni
sindacali che già hanno denunciato all'Ispettorato del lavoro ed alla Procura
della Repubblica gli amministratori di Siculiana. C'è anche il timore che, se
la Regione non dovesse tappare la falla, possa verificarsi anche un effetto
domino, per cui altre amministrazioni possano imitare le due
"fuggiasche".Intanto l'altro ieri è scaduto il termine per il pagamento della mensilità di gennaio per il servizio svolto dal raggruppamento. La maggior parte dei comuni sembra che si stia adoperando per provvedere alla liquidazione delle somme dovute. «C'è stato qualche intoppo visto che è la prima volta - sottolionea l'amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi - penso che dal mese entrante le cose andranno meglio. Considerate queste difficoltà abbiamo deciso di essere tolleranti e di aspettare ancora qualche giorno».
In effetti il sindaco di Agrigento Marco Zambuto ha già dato disposizione al dirigente del settore ecologia di predisporre l'atto di liquidazione, cosa che sarà eseguita non appena tutte le carte necessarie saranno in possesso dell'Ufficio, quindi il dirigente del settore finanziario provvederà al pagamento. Stessa cosa stanno facendo i sindaci di Porto Empedocle, Favara e Grotte. Ricevute le somme dei comuni più grossi, si cercherà di seguire la vicenda anche negli altri comuni più piccoli, ma anche in questi ultimi il servizio, almeno per ora, non viene sospeso.
Salvatore Fucà, La Sicilia (02.03.2013 - Agrigento)
finalmente!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaIl vento del cambiamento è arrivato, grazie a quanti in questi anni hanno lottato per riportare giustizia nella gestione dei rifiuti. Il blog "Regalpetra libera" ha quasi quotidianamente affrontato l'argomento rifiuti a Racalmuto, tante le ingiustizie che i cittadini hanno subito, un costo elevato per servizi a volte non resi e scadenti. Il ritorno alla gestione comunale è una conquista di popolo, ricordiamo tutti le partecipate manifestazioni in piazza della gente, organizzate dal Comitato Cittadino Art. 1. Grazie al governo Crocetta e al M5S per l'impegno per la soppressione degli Ato, grazie alla commissione straordinaria per aver attivato per primi la gestione comunale dei rifiuti.
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