domenica 3 febbraio 2013

VICINITAS EST MATER INIMITIARUM

Caro Sergio,quando ho insonnia ripasso mentalmente le massime latine di Orazio o di Cicerone, reminiscenze scolastiche di liceo classico frequentato tanto tempo fa. Una volta le famiglie vivevano in abitazioni indipendenti senza pareti in comune con i vicini. Oggi è completamente diverso, si vive in comunità con i  propri simili tipo alveare; questo modus vivendi causa molte ciarle e inimicizie.
La gente rovina la propria vita con un altruismo malsano ed esagerato. Non può esistere fraternità fra gli uomini quando sono coinvolti dalla passione, dall'ostilità, dalla adorazione, dall'amore e non dall'amicizia.
Per vivere in pace con tutti ci vuole comprensione, affetto e stima.
Cordiali saluti.                                                                                                                                                              
Pippo Picone

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