Alla Commissione Straordinaria
Al Segretario Generale
Ai Blog Cittadini:
Regalpetra
Libera,
Malgrado Tutto,
Castrum Racalmuto,
Archivi e Pensamenti
E p.c.
Al sig. Prefetto di Agrigento
All’Ass/to alla Famiglia dipartimento Enti Locali R.S.
Oggetto: Richiesta
pareri e documentazione.
“Ne con lo Stato ne con la
Mafia ” (dichiarava Leonardo Sciascia)
La crisi economica, morale e
istituzionale che ha investito la nostra amata Racalmuto non ha, forse,
precedenti nella sua lunga storia.
Le dimissioni del Sindaco e lo
scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose hanno amplificato la tendenza che la sfavorevole
congiuntura, e la cattiva gestione politico-amministrativa avevano già
delineato.
L’arrivo dello “Stato” con
l’insediamento della Commissione Straordinaria fu salutata con sollievo e
speranza da ampie fasce della cittadinanza e in particolare da coloro che
avevano manifestato forte dissenso contro il modus operandi e l’atteggiamento
antidemocratico di quell’amministrazione infiltrata dalla mafia e poi sciolta.
La consapevolezza che solo un
accadimento eccezionale e traumatico come lo scioglimento degli organi elettivi,
avrebbe potuto interrompere la spirale perversa della cattiva politica ha, in
qualche modo, caricato l’arrivo della Commissione di eccessive aspettative.
Si pensava al ritorno di una normalità
che forse, a Racalmuto, non c’è mai stata.
Purtroppo le cose sono andate diversamente;
“Tutto come prima, peggio di prima”.
Dopo i primi 10 mesi di
Commissariamento Regionale e i successivi 10 di quello Straordinario le criticità,
le inefficienze, le illegalità messe in piedi da una certa classe politica con
il compiacimento, la complicità o l’indifferenza a volte interessata, di ampie
fasce sociali e Istituzionali, sono in
buona parte rimaste immutate.
Ci riproponiamo in un’altra
occasione di esplicitare meglio questo concetto per agevolare la comprensione delle dinamiche che hanno
governato e governano la
Regalpetra di Sciasciana memoria.
Tuttavia, riteniamo che il
Commissariamento sia un’occasione unica per chiudere con il passato.
Del giudizio e dell’analisi sociologica
e antropologica dei fatti dovrà,
necessariamente, occuparsene la storia.
Di quello
politico-amministrativo, sta provvedendo il Ministero dell’Interno con
l’insediamento di una Commissione Straordinaria, ai sensi dell’Art. 143 del D.
L. del 18/8/2000 n. 267, che si muove,
fino a nuove elezioni, dentro una cornice, non ben definita agli occhi dei
cittadini.
La realtà ci porta
necessariamente a prendere atto di quello che è successo e a porci delle domande:
-La Commissione agisce
nello stesso ambito e con le stesse prerogative degli organi democratici che
sostituisce?
-La Commissione ritiene
vigente lo Statuto Comunale? E per tanto, si ritiene vincolata nella sua azione da detto strumento
legislativo?
-Deve in qualche modo tenere
conto del programma amministrativo votato in precedenza dai Cittadini?
-La Commissione nel caso
di un comune sciolto per mafia, ha o dovrebbe avere il solo compito di
“traghettare” l’Ente alle nuove elezioni amministrative ripristinando la
legalità violata, com’è opinione della dottrina prevalente, o può estendere il
raggio della sua azione?
Per essere più chiari:
-La Commissione si
dovrebbe limitare all’adozione degli atti e deliberazioni obbligatorie previste
dalla legge o potrebbe e dovrebbe agire anche con atti e decisioni di natura
politica?
-La Commissione se esprime
atti, valutazioni e decisioni di libera natura politica esercitando
corrispondenti diritti e poteri degli
amministratori che sostituisce, avrà anche corrispondenti responsabilità e
doveri?
-E’ sottoponibile la Commissione a
valutazioni, controlli di natura politica, critiche e proposte che potrebbero e
dovrebbero incidere sull’attività
svolta?
-Qualunque Cittadino,
Associazione, Comitato o partito Politico può legittimamente rivendicare il
diritto di partecipazione all’attività
politico-amministrativa e se del caso a quello di critica con tutti i mezzi
legittimi di azione e d’informazione che riterrà opportuno?
-E di contro; la Commissione è tenuta
ad assecondare, democraticamente, le aspirazioni e le esigenze dei cittadini che
governa, compreso il diritto (tra i tanti) di conoscere con congruo anticipo il
programma amministrativo e di ricevere formale risposta in termini di legge
alle legittime istanze recapitate?
-Per quanto ci riguarda la risposta è affermativa in tutti i casi.
-Da tutto questo, e dalla
ripetuta esortazione del Ministro Cancellieri, è scaturita in noi, l’esigenza
di costituire il Comitato Cittadino Art. 1,
il cui obbiettivo statutario prevalente è quello di interagire con le
Istituzioni, e rendere consapevolezza ai cittadini sugli obblighi, ma anche sui
tanti diritti che la
Carta Costituzionale e lo status di Cittadino comportano; il
tutto ribadito e mirabilmente esplicitato dal nostro Statuto Comunale.
Per tanto chiediamo alla Commissione, e al Segretario Generale di
volersi attivare nel rispetto delle
leggi vigenti producendo e/o pubblicando i documenti di seguito indicati, tra quelli
che ci riserviamo di richiedere in altre occasioni:
1) La Relazione
sull’attività amministrativa al 31/12/2012
2) Il bilancio di previsione e il
conto consuntivo degli ultimi due anni, resi in modo sintetico e comprensibile
per consentire a tutti il raffronto e una piena consapevolezza dei dati.
3) La relazione del Segretario
Generale inviata alla C. dei Conti.
E ancora un documento riassuntivo dove siano indicati:
4) L’elenco dei debiti fuori
bilancio e lo stato debitorio complessivo dell’Ente, a cosa si riferiscono e
chi li ha determinati, al fine di consentire ai Cittadini l’espressione del
consequenziale giudizio politico al momento opportuno.
5) Il regolamento sul controllo
di regolarità amministrativa ( Dlgs n.286 del 30/7/’99 e DL 267/2000) ed ogni altro
regolamento, la cui mancanza rende difficoltosa per i cittadini l’applicazione
di tanti articoli dello Statuto Comunale.
6) Riteniamo altresì opportuno e
doveroso che la
Commissione spieghi dettagliatamente in termini di legge, la
situazione economico e finanziaria dell’Ente, i pro e i contro di un’eventuale
dichiarazione del dissesto economico, e lo stesso riguardo la strada in effetti
intrapresa per il risanamento finanziario; sempre per assecondare il diritto
dei Cittadini di sapere come vengono impiegati i loro soldi.
Nel ribadire la completa e totale
disponibilità del Comitato Art. 1
a partecipare e collaborare con la Commissione ed ogni
altro organo del Comune per realizzare migliori condizioni di vita della
comunità, si porgono, in attesa di un vostro riscontro, Cordiali saluti.
Il Presidente del Com. Art. 1
Giuseppe
Guagliano
La forma con cui si ci rivolge al Sig. Prefetto è: "Sua Eccellenza Il Sig. Prefetto". La forma non corretta può inficiare la sostanza.
RispondiEliminaCome per esempio, la commissione può incaricare dipendenti pubblici precari e no a collaborare con la Pro Loco o con agenzie di viaggio e privati a pubblicizzare i beni artistici di Racalmuto, tramite telemarketing, fax, e-mail e qualsivoglia per favorire l'in- caming turistico verso Racalmuto?
RispondiEliminaComplimenti all'amico Peppe Guagliano e al Comitato Art. 1.
RispondiEliminaFinalmente un documento di buona levatura politica espesso con efficacia chiarezza e linguaggio diretto ma accettabilissimo.
Perchè anche altri frequentatori dei blog non provano a seguire la strada della chiarezza?
Renderebbero un buon servigio a quanti ci vogliono capire qualcosa.
In un paese in cui sono assenti i livelli essenziali di vivibilità.
RispondiEliminaIn cui le Istituzioni non garantiscono o non vogliono garantire un minimo di giustizia sociale e il bigottismo impera ad ogni livello, qualcuno scrive qualcosa di serio in favore dei cittadini, ed invece di ricevere appoggio ed apprezzamento si afferma che tutto può essere inficiato perchè non si da dell'eccellenza ad un rappresentante dello Stato che tanto eccellente non dimostra di essere.
Siamo veramente al paradosso.
E' arrivato il tempo che i Racalmutesi si riapproprino della dignita persa.
Cip. Cip.
RispondiEliminaParole sante, tutto fila liscio, ma ai commissari del paese interessa poco, tra nove mesi vanno via e chi si è visto, si è visto. Si nasci, nasci. Si non nasci, pazienza. Sia fatta la volontà di Dio.
Cip.Cip.
Nella scorsa leggislatura fino a quando era disponibile una bella poltrona erano presenti, se non sbaglio, 20 Consiglieri Comunali, e una caterba di Assessori (i più stagionali) a dare un po di "sollievo" alle casse comunali e a proclamare l'esclusivo interesse per il paese.
RispondiEliminaOggi che non esistono più poltrone, ne risorse da prosciugare ma c'è solo da difendere il paese, tutti costoro sono letteralmente scomparsi, evaporati.
Avranno forse la tracotanza di ripresentarsi qualche mese prima delle prossime elezioni per battere nuovamente cassa?
Mi auguro, a questo punto, di no.
Sarebbe veramente troppo!!!