Cantiere aperto lungo la strada statale 640
“Agrigento – Caltanissetta” dove sono in corso i lavori di ammodernamento a
quattro corsie della strada statale 640 “Agrigento – Caltanissetta”. Lavori
che, nel primo lotto, si avviano alla conclusione visto che l’ottanta per cento della percorso
stradale, importantissimo per la viabilità della Sicilia, è stato già
consegnato e soprattutto aperto alla viabilità.
“I lavori giorno dopo giorno
proseguono a buon ritmo – dichiara l’Ingegner Pierfrancesco Paglini, project
manager del general contractor “Empedocle” – e già nei primi mesi del 2013
avremo, come previsto, la strada a buon punto, pronta ad essere percorribile a
doppio senso di marcia”. “Nei tre anni che sono passati – continua l’Ing. Paglini
- abbiamo dimostrato di saper lavorare e rendere concreti i nostri obbiettivi
lasciando al territorio una strada efficiente e sicura”. Del primo lotto - dal km. 9+800 al km 44+400 - mancano da concludere una decina di
chilometri: lo svincolo di contrada Petrusa, ad Agrigento, il rettilineo di
contrada Zaccanello, in territorio di Racalmuto (da svincolo Noce al bivio per
Castrofilippo), e il viadotto Serra Cazzola, l’opera più importante del
cantiere, tra Racalmuto e Canicattì.
Per quanto riguarda il secondo lotto – da
Grottarossa all’imbocco dell’autostrada Catania-Palermo - il cantiere sta
rapidamente aumentando i volumi produttivi, in coerenza con il programma lavori
contrattuale. L’opera appaltata è costituita dal
secondo tratto dell’ammodernamento della statale per un totale di 28,2 km .
Qualche dettaglio all'ammodernamento a quattro corsie della strada statale 640 “Agrigento – Caltanissetta”. Puntualizzo che trattasi di STRADA EXTRAURBANA PRINCIPALE(tipo B) e non di Autostrada vera e propria. Infatti la STRADA EXTRAURBANA PRINCIPALE Agrigento – Caltanissetta è priva di corsia di emergenza sostituita con banchina pavimentata, molto ristretta e non idonea ad accogliere veicoli con sagoma max di 2,55 m in caso di emergenza (avaria del motore o malessere guidatore o passeggero). Nella realizzazione della suddetta strada si è preferito (probabilmente per solo scopo di risparmio o di maggiore guadagno) realizzare lungo i bordi della strada delle scarpate costituite da terreno vegetale con probabile scivolamento di detriti nelle carreggiate causa azioni atmosferfiche (pioggia ect), invece di realizzare muri di contenimento in c.a. molto più durevoli ed idonei. Le bratelle secondarie spesso, sono realizzate seguendo un tracciato di massima (non esiste un progetto esecutivo) e come sempre i bordi sono realizzati con scarpate di terreno vegetale alti anche più di 4 metri!! Ad oggi non si è fatto il frazionamento delle particelle di terreno espropriate (cioè sono a carico dell'ente espropriante il frazionamento ovvero detrarre catastalmente quelle fasce di terreno su cui ricade la sede stradale non più appartenente all'espropriato). Ed infine ad oggi alla maggior parte degli esprorpiati non è stata elargita l'ultima rata a saldo dell'indennità spettante!! Ed ancora in caso di pioggia correre lungo questa specie di strada è pericolossimo perchè manca l'ultimo strato di finitura che è il solo ad esserre idoneo dal punto di vista della viabilità e sicurezza dei veicoli!!
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