Risposta ai commenti nel blog Castrum Racalmuto Domani link. Sono stato attaccato perché mi sono permesso di difendere le "prummisioni" a cavallo.
Nessuna intimidazione, non è nella mia cultura, ma qualcuno esce volutamente fuori tema: è libero di farlo. Io mi limito alle cose: nel 2011 quando c'era il dott. Petralia le "prummisioni" erano inserite nel programma della festa. Nel 2012 nel programma della Festa le "prummisioni" non sono state inserite. In questa discussione ci sono due ex assessori alla cultura (Piero Carbone e Carmelo Mulè), mi devono far capire se durante il loro mandato la festa del Monte ed il carnevale si sono svolti nel rispetto delle regole oppure no. Se le prummisioni erano regolari oppure no. Se il comitato era legale oppure no. Se dobbiamo mettere in dubbio tutto abbiamo il dovere di confrontare l'oggi con ieri. I commissari hanno cambiato la loro decisione iniziale (non c'è nulla di male) non è debolezza, ma grande intelligenza.
I commissari non conoscono la festa, le tradizioni di Racalmuto, pensavano che il cavallo subiva dei maltrattamenti o cose del genere, poi hanno visto i video, hanno visto che è una tradizione popolare e contadina di un paese che dimostra con le prummisioni la forte devozione e fede per la Madonna, hanno letto alcuni commenti nel blog Regalpetra libera e in autonomia e libertà hanno cambiato idea. Il prossimo anno sono certo che le prummissioni saranno reinserite nel programma. Io non ho capito invece la posizione degli amici del blog Castrum Racalmuto Domani: sono per le prummissioni a cavallo oppure pensano che le prummissioni non vanno fatte perché illegali, paramafiose o non lo so. Da parte mia nessuna polemica ma semplice ragionamento, "vissi e mi contraddissi" non una ma cento mille volte ... solo i duri non ballano, io non sono un duro. Come sempre mi limito alla discussione, non esco fuori tema, ancor di più quando non so chi c'è dietro la maschera. Io ho sentito il dovere in quel momento di prendere una posizione per la continuità delle tradizioni, sostenuta da tanti giovani e non; non poteva passare l'idea che azioni semplici che si ripetono da anni, condivisi da gran parte della comunità, venissero giudicati scorretti e irrispettosi. Non bisogna uscire dai binari; il commissariamento prefettizio è legato a fatti specifici della pubblica amministrazione; non certamente per l'agire comune dei Racalmutesi. Il commissariamento è un fenomeno eccezionale e straordinario; la normalità non ha nulla da temere.
Grazie sempre, sperando che la Fine non è unidirezionale; per me la vita è un divenire senza fine.
Sergio Scimè, blogger
Nell'articolo CAMBIO DI PROGRAMMA... scrivi:"I commissari non hanno mai vietato lo svolgimento delle "prummisioni" a cavallo, si sono limitati a dire che il cavaliere, chi guida il cavallo, ha il dovere di controllare il comportamento del cavallo, non creando pericoli e problemi di sicurezza a persone e cose. L'ok arriva anche da Don Luigi Mattina, Rettore del Santuario e Presidente del comitato festeggiamenti."
RispondiEliminain questo articolo scrivi: I commissari hanno cambiato la loro decisione iniziale (non c'è nulla di male) non è debolezza, ma grande intelligenza."
Non vedo linearità o coerenza in quello che scrivi.
la mia coerenza è il raggiungimento dell'obiettivo: mantenere le tradizioni della Festa del Monte. I Racalmutesi si sono fatti la loro idea sulla vicenda.
RispondiEliminaFortunatamente non si sono fatti la tua idea
EliminaE speriamo che se la siano fatta. Soprattutto su di te, che dietro la facciata di tradizioni e attaccamento al paese, miri solo al tuo tornaconto, non curandoti minimamente di prendere per i fondelli i racalmutesi
RispondiEliminaDovresti sentire il dovere, da racalmutese, di non prendere in giro i Racalmutesi. Siamo stanchi Scimè. Anche tu rappresenti il passato
RispondiEliminaSergio tu non capisci neanche quello che scrivi tu, figuriamoci quello che scrivono gli altri. Dove hai letto intimidazioni?
RispondiEliminadove hai letto che sei stato attaccato? La mistificazione della realtà. Ma se ti fa piacere credere quello che dici, fai pure. Sai come si dice? tu ti la suoni e tu ti la canti
sergio levati st'occhiali che non è rispettodo ed educato non guardare e farsi guardare negli occhi dai racalmutesi. cosa hai da nascondere?
RispondiEliminaMentre leggo gli anonimi rido. Racalmuto è anche questa, gente che vive demolendo. Io ho altri principi morali.
RispondiEliminaIo che amo solo te
Sergio Endrigo
C'è gente che ha avuto mille cose,
tutto il bene, tutto il male del mondo.
Io ho avuto solo te
e non ti perderò,
non ti lascerò
per cercare nuove avventure.
C'è gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
io mi fermerò
e ti regalerò
quel che resta
della mia gioventù.
Io ho avuto solo te
e non ti perderò,
non ti lascerò
per cercare nuove illusioni.
C'e' gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
io mi fermerò
e ti regalerò
quel che resta
della mia gioventù.
Sergio Scimè è la novità in un paese che rischiava di morire, con Regalpetra libera sta mettendo in crisi la caste di Racalmuto. Vai avanti, proprio oggi riflettendo con mia moglie dicevo: se Sergio Scimè con il suo blog e su facebook non avesse tirato questa storia di li prummisioni nessuno avrebbe espresso il suo sentimento per la festa e per le tradizioni. Invece è riuscito a far parlare tutti, questo non è facile. Riesce a mettere in moto tutta la rete, questo blog, redazioni giornalistiche, facebook in piazza si parla di prummisioni. Non è la prima volta, dimenticate la storia del cilio ristrutturato di qualche anno fa, tutta quella polemica, anche quella volta c'era Sergio. Questa è comunicazione e fa bene alla festa e al paese. Lillo, ROMA
RispondiElimina"sergio levati st'occhiali che non è rispettodo ed educato non guardare e farsi guardare negli occhi dai racalmutesi. cosa hai da nascondere?"
RispondiEliminaQuesto ho letto poco più sopra, su questo post.
Io non sono un sostenitore delle idee politiche di Sergio Scimè (che conosco personalmente, così come lui conosce me e le mie idee: c'è critica, ma rispetto reciproco). Ma leggere post (ovviamente anonimi) come questo mi fa veramente riflettere sul grado di maturità e di consapevolezza politica e sociale di certi racalmutesi: MA COME SI FA AD ACCUSARE QUALCUNO CHE FIRMA REGOLARMENTE I PROPRI INTERVENTI DI ESSERE SCORRETTO SOLO PERCHE' NON TOGLIE GLI OCCHIALI DALLA FOTO SUL POST!!!! E, SOPRATTUTTO, COME FA A MUOVERE UN'ACCUSA DEL GENERE QUALCUNO CHE SCRIVE DA ...ANONIMO!!!!!!!!!!
Non so proprio se mettermi a ridere o se .....
LILLO FARRAUTO.
<>.
RispondiEliminaNella festa della Madonna del Monte coesistono due lati che si completano a vicenda e da questa loro fusione si ottiene l'originalità e l'unicità della festa stessa e cioè il lato Sacro e quello Profano. La festa evidenzia il suo senso più pieno non quando viene letta nelle sue valenze mitiche, ma quando la sua dimensione sacrale viene intesa come complementare al profano, con cui la comunità spartisce il quotidiano in un'intesa solidale. La dialettica tra le due forme del tempo, sacro e profano, assume senso e funzione solo in relazione a concrete esperienze della comunità intorno al mondo, alla natura e al lavoro. Ed allora potremmo affermare che nella festa del Monte esiste un rapporto ascendente del profano che tende verso il sacro: la purmisioni appunto rappresenta quella "scalata" cavalcando la "scalunata di lu Munti" verso l'assoluto verso l'onnipotente! L'uomo dal suo mondo materialista ed imperfetto ascende attraverso quella scalunata verso la spiritualità della sua anima verso la perfezione divina!! Quindi se qualche "scienziato commissario" cerca di mutilare la festa del Monte delle sue parti vitali "profane" non fa altro che snaturarla riducendola a semplice messa cantata!!