lunedì 2 luglio 2012

Festa del Monte, debiti al comune e digiuno. Una cosa tira l'altra.

Oggi si apre la settimana più attesa dai Racalmutesi, la settimana dei festeggiamenti alla Madonna Maria Santissima del Monte. In questi giorni si è detto tanto; qualcuno ha messo in giro che la festa saltasse per via del commissariamento. Non è vero. Tra oggi, domani o dopodomani vedremo i primi movimenti. Il programma. Le prime luminarie. Giovedì le prime bancarelle. Venerdì sera la Madonna trainata dai buoi e la recita. Sabato la sfilata dei ceri. Domenica mattina li prummisioni, la sera processione.
Questa è la festa: né più e né meno.
Tutto va a meraviglia (punto) non proprio (punto)
Sarà un festa povera.
Il comune di Racalmuto ha un debito di 1.500.000 euro (unmilionecinquecentomilaeuro).
Di chi è la colpa?
Facile: di chi ha disammistrato nel passato.
Nel 2010 ho scritto un post informando la città della situazione debitoria dell'ente.
L'amministrazione e il consiglio comunale mi attaccarono dicendo che non era per niente vero. Oggi la verità è venuta fuori.
Nascondevano il grande buco che avevano creato; perché tutti mettevano mano in quella cassa.
Ma la chiesa condanna chi amministra la cosa pubblica nel totale disinteresse del bene comune?
Pensate un po'; l'impresa che ha costruito le nuove case popolari ha emesso, tempo fa, regolare fattura per l'ultima tranche di finanziamento che ammontava a 350.000 euro, il comune ha ricevuto quel denaro dalla cassa depositi e prestiti, ma li ha spesi per altre finalità, non sempre necessarie. Un fatto gravissimo. La ditta ha depositato decreto ingiuntivo per recuperare i soldi.
Il comune rischia il collasso.
Da tutto questo si comprende la situazione debitoria delle casse comunali, la colpa non è chiaramente dei commissari: gli unici responsabili sono quei amministratori sciolti per infiltrazione mafiosa, incapaci a gestire il denaro pubblico; facendo continuamente sperpero del nostro denaro. Dopo la grande abbuffata di questi anni dei sapienti politici che rappresentavano il paese, adesso il digiuno.
Ma di queste fatti non si parla, meglio evitare; perché si sa bene che una cosa tira l'altra.
Sergio Scimè, blogger

11 commenti:

  1. i debiti li dovrebbero pagare il sindaco, i consiglieri e gli assessori che hanno rovinato l'intera collettività, ke vergogna,

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  2. se questa me la chiami festa sic...? Come si puo' parlare di festa visto che i commissari con il bene placido dell'arciprete hanno proibito la salita dei cavalli per le prommissioni- Togli i cavalli, regolarizza la sfilata di li cilii, dai un misero contributo che festa sarà mai questa ?

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  3. Il comune di racalmuto ha troppi dipendenti, basterebbero solo la metta !!!

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  4. In alternativa al comune, se proprio si dovesse fare qualcosa di straordinario,potrebbe intervenire la Santa Chiesa ... credo che possa farlo !

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  5. bravo, il paese è morto, giovani padri di famiglia, donne sole hanno problemi seri per vivere e quattro benpensanti si creano il problema della festa. La chiesa deve cambiare pure.

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  6. dopo la fine della mafia e della politica, tocca alla chiesa cambiare. Il vescovo di Agrigento Mons. Montenegro proprio ieri per la festa di San Calogero ad Agrigento ha detto delle parole che devono farci riflettere: " ...non è sufficiente affermare che siamo cristiani, ma che è necessario vivere da cristiani, come ai suoi tempi fece Calogero, e oggi,per esempio, P. Puglisi. Credere non è sapere le preghiere e reci-tarle, né partecipare alla processione ma, come ha detto Giovanni Paolo II in Sicilia, caricare di speranza la nostra Sicilia e, io aggiungo, la nostra Agrigento. Egli ci ha pure raccomandato di liberare la fede da tutte le incrostazioni, le strumentalizzazioni, le appropriazioni indebite, e di ritornare alla vera immagine di Cristo. Occorre ‘uscire dalle sacrestie, abitare i territori, vivere da credenti e cittadini adulti e solidali, contrastare la prepotenza con la forza della denuncia, ma soprattutto con la testimonianza di una vita buona che non ha paura di andare controcor-rente’. Se c’è tanto male attorno a noi non è solo perché molta gente è cattiva e pericolosa ma perchè noi, i buoni, non siamo quello che dovremmo essere. Ciò vuol dire che se la mafia è radicata in questa terra è anche colpa nostra (non è la prima volta che lo dico!)."

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  7. "non è sufficiente affermare che siamo cristiani, ma che è necessario vivere da cristiani" detto da una SpA come la chiesa cattolica che possiede tante ricchezze suona male, anzi diabolico.
    Questa chiesa cattolica è una vergogna!!! tutti a preoccuparsi della festa, ma Voi Racalmutesi non vi vergognate neanche un po ?
    Famiglie intere che non riescono ad arrivare alla fine del mese, tanti ragazzi disoccupati e Sergio Scimè che è devastato dal dolore all'idea che la festa non si può' fare.
    Pazienza, non sarà la fine del mondo!!!

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  8. Ci risiamo! ..."ma Voi Racalmutesi non vi vergognate neanche un po?" (n.b.: trascrivo fedelmente da I.G.Y; quindi, anche "un po" senza l'apostrofo). Già in altro post I.G.Y. aveva usato questa sprezzante seconda persona plurale (VOI racalmutesi) pregna di altezzoso disprezzo verso tutti i racalmutesi, che egli considera, evidentemente, dei rozzi individui dediti alla malavita e preoccupati soltanto della festa del monte. Caro (?) I.G.Y., te lo ripeto: io non sono certo un estimatore di certa politica (locale e nazionale) e non sono affatto un estimatore della chiesa cattolica; e a me, come a tanti altri, della festa del monte non importa un accidente; ma è importante, MOLTO IMPORTANTE, che le tradizioni popolari vengano salvaguardate: che la comunità di Racalmuto soffra di mille problemi, non sei certo tu a scoprirlo; ma da questo non si può trarre la conclusione che l'amore per una festa dalla secolare tradizione debba essere motivo di "vergogna" per tutti i Racalmutesi. I Racalmutesi, ti assicuro, non hanno nulla di cui vergognarsi riguardo alla festa cui tengono tanto. Tu, invece, dovresti riflettere su un paio di cosucce: 1)se smettessi di usare l'acronimo (I.G.Y.) e decidessi di manifestare la tua identità sarebbe più chiaro a tutti l'origine di questo tuo disprezzo per i racalmutesi; sapremmo, per esempio, che non abiti a Racalmuto: e allora potremmo dirti "resta dove sei e tieniti stretta la tua arroganza"; oppure, potremmo scoprire che sei un Racalmutese residente, e allora potremmo dirti "sei libero di cambiare aria e, se lo facessi, non scordarti di portare con te la tua arroganza (- ...quella stessa di prima). 2)pensavo che tu avessi dei propblemi solo con le parole proparossitone; constato, invece, che ne hai anche con le elisioni (specie quelle più comuni, come nel caso di "un po'").
    LILLO FARRAUTO

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  9. il debito di racalmuto non è stato fatto per portare un serio sviluppo al paese "di leonardo sciascia" MA PER OTTENERE I VOTI.....esempio I SOCIALMENTE UTILI, il quale vengono pagati anche se non fanno il proprio lavoro tipo:pulire le fontane del paese grande attrattiva culturale, se il comune spendeva questi soldi puntanto sul turismo e sull' energia rinnovabile creava più posti di lavoro... ora siamoin un comune che ha un altissimo debito, un tasso di disoccupazione record, pure commissariato, secondo me ci saranno anni "difficili"...

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  10. BUONE NOTIZIE............. MA VI VERGOGNATE DI DIRE CHE AVETE IL 50% DI EVASORI FISCALI.
    OPPURE PENSATE CHE TANTO PAGA PANTALONE !!

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  11. I.G.Y......nella vana attesa che ti decida a "rispondere" ai rilievi che ti sto muovendo ormai da un po' di giorni, continuo a constatare, dai tuoi vari interventi, che la tua mediocrità è pari alla tua arroganza: immensa.
    LILLO FARRAUTO.

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