mercoledì 25 aprile 2012

Felice Cavallaro e Gaetano Savatteri raccontano su "S" la Racalmuto che rinascerà

Nel giornale S n.49 (lo trovate in tutte le edicole) l'interessante reportage "Così Racalmuto Rinascerà" a firma di Felice Cavallaro e Gaetano Savatteri"Nessuno a Racalmuto si tira indietro se c'è da discutere (scrivono i due giornalisti racalmutesi). In piazza o su internet o sui giornali. Ne è prova la vicenda dello scioglimento per mafia che ha aperto discussioni tra chi intravede l'opportunità per ricominciare in un tempo di nuova legalità e chi invece lo ritiene un provvedimento ingiustamente punitivo e antidemocratico."  
Savatteri e Cavallaro si soffermano sulla forte passione civile dei racalmutesi, dimostrata nei giornali locali e nella rete dal "battagliero" blog Regalpetra libera Racalmuto. Per i nostri amici/lettori un motivo in più per acquistare  S - Il magazine che guarda dentro la cronaca.

Un'altra S nel fascicolo delle Tre esse. (Siamo a quota 6 S)

5 commenti:

  1. Stiamo a festeggiare il 25 aprile e qualcuno,oltre alla liberazione, ci assicura un RINASCIMENTO racalmutese. Rovisto tra le mie carte (disordinatissime) e trovo le accorate lettere dal fronte di mio nonno paterno. Venne dichiarato "disperso" il 24 maggio 1917, quando aveva 37 anni, cinque figli ed una mula appena comprata cui teneva molto perché gli avrebbe permesso (non di diventare "galantuomo", Dio ne scansi e liberi), ma un passaggio da "viddano" a "mitateri". I "galantuomini" passati, presenti e futuri (che per raccomandazione la facevano franca alla leva), manco di un ricordo lo hanno degnato. Neppure una lapide magari in un rosario di morti dispersi in guerra, privi dunque di una sepoltura. Odio i "galantuomini" anche quando mi vogliono portare dei doni o mi promettono di rinascere. So la storia di tutti e la voglia di cantarne le malefatte antiche è tanta. Noi racalmutesi veri, noi del "popolino" non siamo mafiosi, non abbiamo malversazioni antiche da nascondere, non abbiamo notai famelici venuti nel Settecento in quel di Racalmuto. Noi non rinasceremo mai, perché mai siamo morti. Noi possiamo subire anche la delinquenza altrui, ma la legalità è il nostro pane quotidiano nel passato, come nel presente come nel futuro. Di una cosa abbiamo bisogno: non calunniateci.
    Calogero Taverna

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  2. A Gaetano,a Felice e al blog R.Libera chiedo, credendo di interpretare un sentimento diffuso tra i nostri concittadini, di valutare la possibilità di proporre ai Commissari di ridiscutere l'utilizzo dei fondi Anas.
    Penso che sia assolutamente opportuno utilizzare se non tutti almeno una parte dei fondi per attrezzare l'area industriale della 640 tentando di attrarre investimenti che possano creare occupazione ed in generale economia.
    Il vero dramma (fonte di ogni male) di questa terra e la mancanza di lavoro e quindi di prospettive.
    Tuutto il resto ha un'importanza relativa. La persona e la famiglia al centro di tutto!

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  3. La politica che governa non è fatta di estremismi ma di mediazione. In questo momento ogni racalmutese dai sentimenti puri è una risorsa per il paese e non va sprecata. Se poi qualcuno con la scusa di consumare delle vendette vuole scoraggiare gli uomini di buona volontà per poter prendere il posto del Grande Fratello lo dica chiaramente. A proposito io ce l'ho con Garibaldi, per aver tolto il convento alle monache Clarisse per poi metterci il Municipio.
    Ed ho l'impressione che Santa Chiara c'è rimasta male visti i risultati.

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  4. ... Bello l'articolo su S, una buona immagine per il paese, questo quello che ci vuole. Il vescovo diceva oggi che questa comunità risorgerà. Bravi Gaetano e felice.

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  5. Risorgerà .............ho parecchi dubbi, con le teste che vi ritrovate !

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