ma dai non esagerare! l'arcobaleno e lo sfondo sono veramente bellissimi, ma tutto il resto? le casupole con prospetti orribili, i recipienti colorati sopra i tetti e poi quel castello rovinato dagli interventi della sovraintendenza. Il campanilismo è davvero una brutta malattia.
Ad oggi perché devo votare Sergio? Leggo proclami più o meno passionari di racalmutesi fieri ed incazzati, dichiarazioni di sfide politiche, sfoghi settari e satira politica dai contorni tragico-comici. Sergio, ad oggi ho forti dubbi a votarti perché usi, forma diversa ma uguale sostanza, lo stesso linguaggio populistico-demagogico che hanno usato, in un secolo di oscurantismo, i Sindaci Petrotto e Restivo, politici di prima Repubblica, ed andando ancora indietro nel tempo il Podesta Enrico Macaluso ed Il Barone Giuseppe Tulumello. Quest’ultimo iniziava i comizi dicendo: popolo di cornuti, ca lu sapiti pirchì. Il perché era dovuto al ventennio di consenso dato all’amministrazione Matrona - Savatteri, illuministi e progressisti che la storia di Racalmuto ancora non ha avuto uguali. Mi prospetti un quadretto romantico che vedi dalla tua finestra. Un paese stupendo dici tu, un paese davvero straordinario diceva Gigi Restivo. Come vedi linguaggi simili. Mi preoccupo. Anche io vedo il paese quando mi affaccio da Santa Cruci, così mi piace chiamare quel posto dove c’era l’antico Calvario e non Bastiuni, dove c’e’ la stele con la frase di Sciascia, come se in quel posto la storia avesse dato appuntamento al Sacro ed al Profano per mostrare loro un paese ferito inerme che si adagia alle falde della collina. Vedo pure tutti quei tetti cu li canala (coppi Siciliani) sfregiati da quegli orribili recipienti d’acqua azzurri e grigi. Nessun Sindaco Populista-demagogo ha mai avuto il coraggio di emanare un regolamento comunale paesaggistico per evitare che un danno paesaggistico-ambientale come quello delle vasche sui tetti si evitasse. Se sarai eletto Sindaco a proposito cosa farai? Se la critica non è strumentale deve proporre una soluzione al problema. Io ti suggerisco, di impegnarti a dare un contributo comunale per chi le vasche li sposta nei dammusi, e la concessione gratuita di suolo pubblico per chi li vuole interrare.
In un consiglio comunale degli anni sessanta, con il Sindaco Eugenio Messana che aveva portato in consiglio comunale operai e contadini, si stava affrontando l’ordine del giorno relativo alla concessione per il trasporto funebre ossia l’appalto pi la carrozza di li muorti. Uno dei consiglieri tale Porsiu che svolgeva l’attività di contadino, stanco di una giornata di duro lavoro, ed assaporando la proverbiale comodità della poltrona della sala consiliare, si addormentò. Mentre il consigliere stava schiacciando il suo pisolino si concluse l’ordine del giorno relativo alla carrozza di li muorti e si passò all’altro ordine del giorno relativo alla concessione di suolo pubblico ad un tale Maruzzu per l’apertura stagionale di una rivendita di granita. Un consigliere che sosteneva la causa di Maruzzu ad un certo punto nella foga del discorso tirò un pugno sul tavolo. Così facendo svegliò il consigliere che prima si era addormentato, che assonnato ed intontito e non resosi conto che si era addormento e che nel frattempo l’ordine del giorno era cambiato, esclamò: ma chi minica centra la granita di Maruzzu cu la carrozza di li muorti. Vogliamo parlare di cose concrete o vogliamo parlare di astrattezze e rimanere nel mondo fantastico dei sogni. Porsiu docet.
caro Sergio come vedi tutti i commenti sono intelligenti ed originali. Cerca di dare anche tu una risposta intelligente ed originale che vada oltre i tuoi soliti luoghi comuni, di cui cominciamo a stancarci: detto in poche parole, convincici a votarci con discorsi e proposte concrete e sopratutto realizzabili Che tu ami Racalmuto lo abbiamo capito, andiamo avanti altrimenti potremmo pensare che ami solo il palazzo comunale. Il primo anonimo
Simpaticissimo Massimo Agrò, complimenti sinceri per la tua penna elegante ed espressiva, nient'affatto ipotattica come quella di Sciascia (a dir vero la mia è ancora più ipotattica per l'ulteriore incazzatura dell'incazzato, il quale si vendica negandomi quel piccolo titolo conseguito all'Università di Palermo, meritatamente credo - se mi ha consetito di entrare nel 1959 nella più esclusiva istituzione (Bankit) senza raccomandazione alcuna). Con te non voglio parlare di politica (paesana) perché dopo le ultime insolenze ho deciso di ritirarmi a vita (rectius: pensione) privata. E tu te ne accorgerai se ti ostini a scrivere e vai a toccare i meschinelli interessi dei moralisti dell'ultima ora. Dunque, pungisti lu sceccu nni la muntata con i tuoi excursus nella microstoria locale. Sgombrato il campo del servizio di porcellana del megalomane del tempo (non ricordo se Matrona o Tulumello) che nessuno ha trafugato ma "regalato" - pare parzialmente - ad un presidente della repubblica cui si può chiedere indietro, sempreché per l'eccessivo carico di anni si ricordi ancora chi l'ha preso in consegna, diciamo subito che Macaluso fu un grandissimo podestà (e lo riconosco anch'io che sono visceralmente antifascista) fottuto da un avvocato della milizia con la diceria che il podestà aveva sverginato una minorenne di 20 anni undici mesi e 29 giorni. il desso poi, a fascismo caduto, confidava che quel velo l'aveva vulnerato il genitore della signorina in un casello fuori le mura. Ed io gli credo; tu no? Il tanto conclamato Matrona fu quello che ci portò i "bagarioti" che subito seppero propagandare una certa mafia sanguigna di cui Racalmuto non aveva proprio bisogno. Se non mi credi, ti mostrerò le fotocopie dell'archivio centrale di stato, che oltretutto mi sono costate un patrimonio. Certo un bel dibattito con te, con l'img. Cutaia (uno storico tosto), presentatore magari Totò Picone, sarebbe sfizioso assai. Non salverebbe il bilancio del comune, ma credo neanche lo danneggerebbe: basterebbe che ci prestassero qualche locale distogliendolo magari dallo spaccio abusivo di alcolici a metà prezzo. Quanto all'altro del tuo binomio, non lo posso citare perchè sono molto amico dei suoi pronipoti (per via laterale): mi basterebbe che rifondessero però quella malversazione di oltre un secolo e mezzo fa per centinaia di lire, che se attualizzate credo che arriveremmo a qualche centinaia di migliaia di euro. Lascio la storia per passare ad altro: mi ha fatto pena seguire il blog di quel nostro paesano, condannato all'ergastolo - non ricordo bene il cognome - di cui scrive anche Gaetano Savatteri nei Ragazzi di Regalpetra. Davvero siano talmente crudeli a Racalmuto da volere senza pietà la morte del peccatore anche se pentitissimo. Non sappiamo imitare il Cristo in croce che flebilmente sussurra "hodie mecum eris in paradiso" dopo il biascicare di un ladrone morente "memento mei" (se il latino è approssimativo, non fa niente). Sono così smemorati i preti di Racalmuto? Un comitato civico per chiedere la grazia a Napolitano, nin siamo in grado di costituirlo? Questo splendido blog di Sergio non può allargare la cifra dei propri interessi elettorali con una iniziativa umanitaria, a pro' di un racalmutese? Calogero Taverna
Chiedere concretezza programmatica da parte dei lettori al candidato Sindaco Scimè mi sembra più che leggittimo. Devo dire, per la verità, che sotto una forma diversa nell'ambito della vasta discussione esplicitata in questi mesi sul blog sia Scimè che altri hanno dato spunti su cose da fare. Tuttavia è giusto che un candidato Sindaco spieghi in modo organico, comprensibile e sopratutto credibilmente quello che si impegna a realizzare e quello che analogamente si impegna a non fare. Per quanto mi riguarda, essendo un sostenitore della primissima ora della candidatura Scimè nonchè componente a vario titolo di un partito Politico di un comitato civico e di un'importante associazione culturale, mi ritengo moralmente obbligato a dare un contributo di idee in merito ad eventuali proposte programmatiche. I temi che ritengo debbano essere affrontati nelle prossime settimane in prospettiva elettorale sono quelli delle regole da rispettare, delle scelte di carattere economico, della sicurezza sociale, e della vivibilità generale del nostro paese. E tanti altri argomenti, che meritano adeguato spazio mediatico per essere affrontati seriamente. Questo non significa che si debba smettere di chiedere conto a chi ci ha amministrato e a chi continua a farlo su quanto è successo e sta succedendo nel nostro paese. Forse un bilancio attendibile dovrebbero essere questi ultimi a doverlo presentare ai cittadini prima di una loro eventuale ricandidatura! Ma non penso che questo succederà.
Dopo anni di concreto inaridimento, ci spetta o no darci alle astrattezze e al fantastico mondo dei sogni? Si voglio astrarmi e perdermi i quei sogni che in questi ultimi anni difficili mi hanno fatto da scudo e mi hanno protetta da tutta la concreta zozzeria che ce stava in giro. Qui, qui a racalmuto. State scialli!! voglio sognare!!! Perchè ho visto vomitare le peggiori cose concrete dalle bocche di chi non sogna. Sergio sarebbe un buon sindaco ? dico si d'istinto perchè già girano i raccontini e le ninne nanne di chi in quasti anni se n'è concretamente fottuto. Quelli che prima ti isolano e poi ti dicono che non sei buono perchè sei isolato. Che brutta gente, avrebbe detto Eduardo. Io ringrazio sergio per la sua propensione ad aprire finestre dalle quali guarda e fa guardare. Quando ha aperto la finestra " regalpetra libera " fuori era notte fonda, ricordate? Mi rincuora sapere che c'è anche tanta bella gente colta, che scrive bene, che ha il senso della misura. C'è tanto da sognare e da fare per quel vecchietto trasandato che vediamo sotto quell'arcobaleno.
Ma perchè da una frase si è aperta una polemica sulla politica???perchè sempre e solo politica?????!!!!!E' stato scritto che c'era un bello spettacolo dalla finestra dopo il brutto tempo,lasciando perdere le considerazioni sul paese più che legittime smettetela di ridurre tutto e solo alla politica abbiamo le p...e piene di questa schifo di politica!!!!!!!BASTA!!!!!!!!!
Gent.ma signorina La Manna, ah! Mariu', ma ti rendi conto che scrivendo quello che scrivi già fai politica. A scuola ti avranno sicuramente insegnato che il termine è greco (la lingua degli antenati dei nostri antenati, dunque) e significa come si vuole che si governi la Polis, il paese, come dire Racalmuto. Chi dice che non bisogna parlare il "politichese" dice una stupidaggine: come volere imporre ad uno scienzato della medicina di scrivere come un nostro arrogantello "ignorantone". Chi dice che ha le p....e piene ed è una donna che vorrebbe per sé un LSU che il poltico di turno le aveva promesso e dopo ne fa fare invece collezione a quelli del suo enturage, fa vera politica se dal caso personale sale ad una critica di valenza generale. Fa anche potica chi vuol proibire ai maschietti di pronunciare il "sacro" termine DONNA. Io sono un vetero maschietto, maschilista ad oltranza(ma mai quanto le donne)e per me la donna è mia madre, mia moglie, le mie quattro cognate, qualche decina di nipoti femmine (non ho figli): il termine per me è solo indicativo, ANODINO, né sacro né profano e me la godo a vedere le ragazzine del mio paese che vogliono provocarmi dichiarandosi "sposate" fra loro, intendendo con ciò fare anche "politica femminista". Mi accorgo con gioia che le ragazzette del mio paese, come - suppongo - quelle del mio tempo, continuano a sbirlucciare alati destrieri albi(che così ama traversirsi il perfido e prolifico Hermes), quelli che le ghermiranno, rapite, nelle latebre del Lago Pergusa e per l'intero semestre sterile lì, moderne Persefone, staranno con il cupo, tenebroso Ades. Certo a Primavera, spldendide come quella del Botticelli, torneranno sulla terra a renderla colma di messi biondeggianti. Lo .. lo so, nulla sanno di tutto ciò. Ma se scrivono di ammaliante spettacolo oltre gli infissi di casa dopo il rabbrividire per le ire di Giove tonante, quell'ancestrale memoria greca degli antenati dei nostri antenati, che sta laggiù nel profondo del nostro ES riaffiora nel senso che teorizza Freud (per fortuna le nostre ragazzette non leggono né Freud né Georg Groddeck (ché altrimenti diverrebbero deliziosamente purpuree). E' anche ciò è politica: né uomo né donna può oggi sognare, oltre la finestra, fuori della POLIS. Vedi, gent. Mariuccia, se ti metti, qui a Regalpetra Libera, ad osannare la Shoah, perché un vecchietto romano, parente del mio caro contumelioso fiscalista, così ricorda di ricordare, beh! fai politica addirittura sionista. Ed io che il viaggio di nozze a Gerusalemme l'ho fatto nel 1971 e da filosionista son tornato rissosamente antisionista, per quello che facevano ai miei fratelli arabi, nell'allontanarli dal Muro del Pianto, resto avvilito, melanconicamente basito. Senti Mariuccia, ascolta il consiglio di un anziano signore: studia, studia, studia. Questa società è prodiga con gli ingegni, è misericordiosa con i direlitti, è matrigna con i mediocri. Hai intelligenza; per quel che vedo nel tuo profilo FB, hai avvenenza. Sappi aspettare (e non parlo del ceruleo efebo sul destriero bianco: quelli son fatti tuoi e là veramente la politica non c'entra). In fin dei conti - sai - noi stravecchietti siamo meno citrulli di come appariamo. Calogero Taverna
Io studio,studio e studio!!!!E continuerò a farlo perchè la cultura è pane quotidiano per me!!!!!!Ma mi creda di quello che ha scritto poche cose riescono ad essere comprensibili!!!!!!Non lo dico perchè sono una ignorante ma come dice lei con la mia intelligenza e avvenenza il suo discorso mi sembra appunto quello di uno stravecchietto che rimane ancorato alla tradizione antica(io ho fatto il liceo classico quindi capisco)Scrivo perchè voglio farlo,la shoah,le critiche,i giovani tutto quello che mi passa per la testa perchè così voglio fare!!!!!
ma dai non esagerare! l'arcobaleno e lo sfondo sono veramente bellissimi, ma tutto il resto? le casupole con prospetti orribili, i recipienti colorati sopra i tetti e poi quel castello rovinato dagli interventi della sovraintendenza. Il campanilismo è davvero una brutta malattia.
RispondiEliminaAd oggi perché devo votare Sergio?
RispondiEliminaLeggo proclami più o meno passionari di racalmutesi fieri ed incazzati, dichiarazioni di sfide politiche, sfoghi settari e satira politica dai contorni tragico-comici.
Sergio, ad oggi ho forti dubbi a votarti perché usi, forma diversa ma uguale sostanza, lo stesso linguaggio populistico-demagogico che hanno usato, in un secolo di oscurantismo, i Sindaci Petrotto e Restivo, politici di prima Repubblica, ed andando ancora indietro nel tempo il Podesta Enrico Macaluso ed Il Barone Giuseppe Tulumello. Quest’ultimo iniziava i comizi dicendo: popolo di cornuti, ca lu sapiti pirchì. Il perché era dovuto al ventennio di consenso dato all’amministrazione Matrona - Savatteri, illuministi e progressisti che la storia di Racalmuto ancora non ha avuto uguali.
Mi prospetti un quadretto romantico che vedi dalla tua finestra. Un paese stupendo dici tu, un paese davvero straordinario diceva Gigi Restivo. Come vedi linguaggi simili. Mi preoccupo.
Anche io vedo il paese quando mi affaccio da Santa Cruci, così mi piace chiamare quel posto dove c’era l’antico Calvario e non Bastiuni, dove c’e’ la stele con la frase di Sciascia, come se in quel posto la storia avesse dato appuntamento al Sacro ed al Profano per mostrare loro un paese ferito inerme che si adagia alle falde della collina. Vedo pure tutti quei tetti cu li canala (coppi Siciliani) sfregiati da quegli orribili recipienti d’acqua azzurri e grigi. Nessun Sindaco Populista-demagogo ha mai avuto il coraggio di emanare un regolamento comunale paesaggistico per evitare che un danno paesaggistico-ambientale come quello delle vasche sui tetti si evitasse.
Se sarai eletto Sindaco a proposito cosa farai?
Se la critica non è strumentale deve proporre una soluzione al problema. Io ti suggerisco, di impegnarti a dare un contributo comunale per chi le vasche li sposta nei dammusi, e la concessione gratuita di suolo pubblico per chi li vuole interrare.
In un consiglio comunale degli anni sessanta, con il Sindaco Eugenio Messana che aveva portato in consiglio comunale operai e contadini, si stava affrontando l’ordine del giorno relativo alla concessione per il trasporto funebre ossia l’appalto pi la carrozza di li muorti.
RispondiEliminaUno dei consiglieri tale Porsiu che svolgeva l’attività di contadino, stanco di una giornata di duro lavoro, ed assaporando la proverbiale comodità della poltrona della sala consiliare, si addormentò.
Mentre il consigliere stava schiacciando il suo pisolino si concluse l’ordine del giorno relativo alla carrozza di li muorti e si passò all’altro ordine del giorno relativo alla concessione di suolo pubblico ad un tale Maruzzu per l’apertura stagionale di una rivendita di granita.
Un consigliere che sosteneva la causa di Maruzzu ad un certo punto nella foga del discorso tirò un pugno sul tavolo. Così facendo svegliò il consigliere che prima si era addormentato, che assonnato ed intontito e non resosi conto che si era addormento e che nel frattempo l’ordine del giorno era cambiato, esclamò: ma chi minica centra la granita di Maruzzu cu la carrozza di li muorti.
Vogliamo parlare di cose concrete o vogliamo parlare di astrattezze e rimanere nel mondo fantastico dei sogni. Porsiu docet.
caro Sergio come vedi tutti i commenti sono intelligenti ed originali. Cerca di dare anche tu una risposta intelligente ed originale che vada oltre i tuoi soliti luoghi comuni, di cui cominciamo a stancarci: detto in poche parole, convincici a votarci con discorsi e proposte concrete e sopratutto realizzabili Che tu ami Racalmuto lo abbiamo capito, andiamo avanti altrimenti potremmo pensare che ami solo il palazzo comunale.
RispondiEliminaIl primo anonimo
Simpaticissimo Massimo Agrò,
RispondiEliminacomplimenti sinceri per la tua penna elegante ed espressiva, nient'affatto ipotattica come quella di Sciascia (a dir vero la mia è ancora più ipotattica per l'ulteriore incazzatura dell'incazzato, il quale si vendica negandomi quel piccolo titolo conseguito all'Università di Palermo, meritatamente credo - se mi ha consetito di entrare nel 1959 nella più esclusiva istituzione (Bankit) senza raccomandazione alcuna).
Con te non voglio parlare di politica (paesana) perché dopo le ultime insolenze ho deciso di ritirarmi a vita (rectius: pensione) privata. E tu te ne accorgerai se ti ostini a scrivere e vai a toccare i meschinelli interessi dei moralisti dell'ultima ora.
Dunque, pungisti lu sceccu nni la muntata con i tuoi excursus nella microstoria locale. Sgombrato il campo del servizio di porcellana del megalomane del tempo (non ricordo se Matrona o Tulumello) che nessuno ha trafugato ma "regalato" - pare parzialmente - ad un presidente della repubblica cui si può chiedere indietro, sempreché per l'eccessivo carico di anni si ricordi ancora chi l'ha preso in consegna, diciamo subito che Macaluso fu un grandissimo podestà (e lo riconosco anch'io che sono visceralmente antifascista) fottuto da un avvocato della milizia con la diceria che il podestà aveva sverginato una minorenne di 20 anni undici mesi e 29 giorni. il desso poi, a fascismo caduto, confidava che quel velo l'aveva vulnerato il genitore della signorina in un casello fuori le mura. Ed io gli credo; tu no?
Il tanto conclamato Matrona fu quello che ci portò i "bagarioti" che subito seppero propagandare una certa mafia sanguigna di cui Racalmuto non aveva proprio bisogno. Se non mi credi, ti mostrerò le fotocopie dell'archivio centrale di stato, che oltretutto mi sono costate un patrimonio. Certo un bel dibattito con te, con l'img. Cutaia (uno storico tosto), presentatore magari Totò Picone, sarebbe sfizioso assai. Non salverebbe il bilancio del comune, ma credo neanche lo danneggerebbe: basterebbe che ci prestassero qualche locale distogliendolo magari dallo spaccio abusivo di alcolici a metà prezzo.
Quanto all'altro del tuo binomio, non lo posso citare perchè sono molto amico dei suoi pronipoti (per via laterale): mi basterebbe che rifondessero però quella malversazione di oltre un secolo e mezzo fa per centinaia di lire, che se attualizzate credo che arriveremmo a qualche centinaia di migliaia di euro.
Lascio la storia per passare ad altro: mi ha fatto pena seguire il blog di quel nostro paesano, condannato all'ergastolo - non ricordo bene il cognome - di cui scrive anche Gaetano Savatteri nei Ragazzi di Regalpetra. Davvero siano talmente crudeli a Racalmuto da volere senza pietà la morte del peccatore anche se pentitissimo. Non sappiamo imitare il Cristo in croce che flebilmente sussurra "hodie mecum eris in paradiso" dopo il biascicare di un ladrone morente "memento mei" (se il latino è approssimativo, non fa niente). Sono così smemorati i preti di Racalmuto? Un comitato civico per chiedere la grazia a Napolitano, nin siamo in grado di costituirlo? Questo splendido blog di Sergio non può allargare la cifra dei propri interessi elettorali con una iniziativa umanitaria, a pro' di un racalmutese?
Calogero Taverna
Chiedere concretezza programmatica da parte dei lettori al candidato Sindaco Scimè mi sembra più che leggittimo.
RispondiEliminaDevo dire, per la verità, che sotto una forma diversa nell'ambito della vasta discussione esplicitata in questi mesi sul blog sia Scimè che altri hanno dato spunti su cose da fare.
Tuttavia è giusto che un candidato Sindaco spieghi in modo organico, comprensibile e sopratutto credibilmente quello che si impegna a realizzare e quello che analogamente si impegna a non fare.
Per quanto mi riguarda, essendo un sostenitore della primissima ora della candidatura Scimè nonchè componente a vario titolo di un partito Politico di un comitato civico e di un'importante associazione culturale, mi ritengo moralmente obbligato a dare un contributo di idee in merito ad eventuali proposte programmatiche.
I temi che ritengo debbano essere affrontati nelle prossime settimane in prospettiva elettorale sono quelli delle regole da rispettare, delle scelte di carattere economico,
della sicurezza sociale, e della vivibilità generale del nostro paese.
E tanti altri argomenti, che meritano adeguato spazio mediatico per essere affrontati seriamente.
Questo non significa che si debba smettere di chiedere conto a chi ci ha amministrato e a chi continua a farlo su quanto è successo e sta succedendo nel nostro paese.
Forse un bilancio attendibile dovrebbero essere questi ultimi a doverlo presentare ai cittadini prima di una loro eventuale ricandidatura! Ma non penso che questo succederà.
Dopo anni di concreto inaridimento, ci spetta o no darci alle astrattezze e al fantastico mondo dei sogni? Si voglio astrarmi e perdermi i quei sogni che in questi ultimi anni difficili mi hanno fatto da scudo e mi hanno protetta da tutta la concreta zozzeria che ce stava in giro. Qui, qui a racalmuto.
RispondiEliminaState scialli!! voglio sognare!!!
Perchè ho visto vomitare le peggiori cose concrete dalle bocche di chi non sogna.
Sergio sarebbe un buon sindaco ? dico si d'istinto perchè già girano i raccontini e le ninne nanne di chi in quasti anni se n'è concretamente fottuto. Quelli che prima ti isolano e poi ti dicono che non sei buono perchè sei isolato. Che brutta gente, avrebbe detto Eduardo.
Io ringrazio sergio per la sua propensione ad aprire finestre dalle quali guarda e fa guardare. Quando ha aperto la finestra " regalpetra libera " fuori era notte fonda, ricordate?
Mi rincuora sapere che c'è anche tanta bella gente colta, che scrive bene, che ha il senso della misura.
C'è tanto da sognare e da fare per quel vecchietto trasandato che vediamo sotto quell'arcobaleno.
Ma perchè da una frase si è aperta una polemica sulla politica???perchè sempre e solo politica?????!!!!!E' stato scritto che c'era un bello spettacolo dalla finestra dopo il brutto tempo,lasciando perdere le considerazioni sul paese più che legittime smettetela di ridurre tutto e solo alla politica abbiamo le p...e piene di questa schifo di politica!!!!!!!BASTA!!!!!!!!!
RispondiEliminaGent.ma signorina La Manna,
RispondiEliminaah! Mariu', ma ti rendi conto che scrivendo quello che scrivi già fai politica. A scuola ti avranno sicuramente insegnato che il termine è greco (la lingua degli antenati dei nostri antenati, dunque) e significa come si vuole che si governi la Polis, il paese, come dire Racalmuto. Chi dice che non bisogna parlare il "politichese" dice una stupidaggine: come volere imporre ad uno scienzato della medicina di scrivere come un nostro arrogantello "ignorantone". Chi dice che ha le p....e piene ed è una donna che vorrebbe per sé un LSU che il poltico di turno le aveva promesso e dopo ne fa fare invece collezione a quelli del suo enturage, fa vera politica se dal caso personale sale ad una critica di valenza generale. Fa anche potica chi vuol proibire ai maschietti di pronunciare il "sacro" termine DONNA. Io sono un vetero maschietto, maschilista ad oltranza(ma mai quanto le donne)e per me la donna è mia madre, mia moglie, le mie quattro cognate, qualche decina di nipoti femmine (non ho figli): il termine per me è solo indicativo, ANODINO, né sacro né profano e me la godo a vedere le ragazzine del mio paese che vogliono provocarmi dichiarandosi "sposate" fra loro, intendendo con ciò fare anche "politica femminista". Mi accorgo con gioia che le ragazzette del mio paese, come - suppongo - quelle del mio tempo, continuano a sbirlucciare alati destrieri albi(che così ama traversirsi il perfido e prolifico Hermes), quelli che le ghermiranno, rapite, nelle latebre del Lago Pergusa e per l'intero semestre sterile lì, moderne Persefone, staranno con il cupo, tenebroso Ades. Certo a Primavera, spldendide come quella del Botticelli, torneranno sulla terra a renderla colma di messi biondeggianti. Lo .. lo so, nulla sanno di tutto ciò. Ma se scrivono di ammaliante spettacolo oltre gli infissi di casa dopo il rabbrividire per le ire di Giove tonante, quell'ancestrale memoria greca degli antenati dei nostri antenati, che sta laggiù nel profondo del nostro ES riaffiora nel senso che teorizza Freud (per fortuna le nostre ragazzette non leggono né Freud né Georg Groddeck (ché altrimenti diverrebbero deliziosamente purpuree). E' anche ciò è politica: né uomo né donna può oggi sognare, oltre la finestra, fuori della POLIS.
Vedi, gent. Mariuccia, se ti metti, qui a Regalpetra Libera, ad osannare la Shoah, perché un vecchietto romano, parente del mio caro contumelioso fiscalista, così ricorda di ricordare, beh! fai politica addirittura sionista. Ed io che il viaggio di nozze a Gerusalemme l'ho fatto nel 1971 e da filosionista son tornato rissosamente antisionista, per quello che facevano ai miei fratelli arabi, nell'allontanarli dal Muro del Pianto, resto avvilito, melanconicamente basito. Senti Mariuccia, ascolta il consiglio di un anziano signore: studia, studia, studia. Questa società è prodiga con gli ingegni, è misericordiosa con i direlitti, è matrigna con i mediocri. Hai intelligenza; per quel che vedo nel tuo profilo FB, hai avvenenza. Sappi aspettare (e non parlo del ceruleo efebo sul destriero bianco: quelli son fatti tuoi e là veramente la politica non c'entra). In fin dei conti - sai - noi stravecchietti siamo meno citrulli di come appariamo.
Calogero Taverna
Io studio,studio e studio!!!!E continuerò a farlo perchè la cultura è pane quotidiano per me!!!!!!Ma mi creda di quello che ha scritto poche cose riescono ad essere comprensibili!!!!!!Non lo dico perchè sono una ignorante ma come dice lei con la mia intelligenza e avvenenza il suo discorso mi sembra appunto quello di uno stravecchietto che rimane ancorato alla tradizione antica(io ho fatto il liceo classico quindi capisco)Scrivo perchè voglio farlo,la shoah,le critiche,i giovani tutto quello che mi passa per la testa perchè così voglio fare!!!!!
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