giovedì 13 ottobre 2011

Il giornale "Malgrado tutto" propone di destinare i fondi Anas per ripristinare le vie principali del centro storico di Racalmuto


Il giornale “Malgrado tutto” di Racalmuto, diretto da Egidio Terrana, lancia una proposta al Commissario straordinario del Comune di Racalmuto Dott. Giuseppe Petralia sull’utilizzo dei fondi di compensazione ANAS.  “Malgrado tutto” attraverso una petizione popolare propone il ripristino dell’antico lastricato della via Garibaldi (dalla chiesa dell’Itria alla Matrice), della via Vittorio Emanuele e della via Regina Margherita, davanti al teatro e al municipio, e l’apertura della villa comunale “Gaspare Matrona” senza cancello e inferriata.
Tornare alla pavimentazione con pietra lavica, com’era fino a trenta-quarant’anni fa, quando modernizzazione e cattivo gusto portarono l’asfalto sulle più belle strade di Racalmuto, significherebbe rendere il cuore antico e pulsante del paese ancor più suggestivo, piacevole e confortevole non solo agli occhi dei racalmutesi che vivono qui, ma soprattutto per i turisti che visitano i luoghi di Leonardo Sciascia.

Con circa due milioni di euro (una cifra enorme e difficilmente reperibile in altre occasioni, visto i tempi di crisi) destinati al Comune dall’ANAS si potrebbe realizzare un’opera importante per Racalmuto e il suo centro storico, con la speranza che torni, al più presto possibile e con l’impegno di amministratori, commercianti e cittadini, il centro della vita sociale ed economica della città.
Alla raccolta di firme collaborano i componenti della locale Pro loco e i promotori del blog “Regalpetra Libera Racalmuto” che oltre alla proposta che riguarda il centro storico hanno aggiunto una maggiore attenzione alla zona industriale del territorio di Racalmuto, dove attualmente sono in corso i lavori di raddoppio della 640 “Agrigento-Caltanissetta”
 “Le scelte dei consiglieri comunali non sono quelle dei cittadini – dice Salvatore Picone,  animatore del periodico racalmutese – per questo abbiamo deciso di coinvolgere il paese nelle preferenze che riguardano la comunità”. “Sistemare strade di campagna o ripristinare marciapiedi già esistenti o comunque realizzare piccole opere può risultare dispersivo, un’unica grande opera secondo noi potrebbe lasciare un segno importante al volto del paese”.
La raccolta di firme continua. Molti i commercianti che hanno aderito all’iniziativa. E sabato stand al mercato settimanale.

4 commenti:

  1. si cosi dobbiamo sparpagliare i soldi ma pirchi non sistemare tutta la viabilità e possibilmente realizzare una circonvallazione del nostro paese bene amato Sistemare strade possibilmente realizzare marciapiedi dove non ci sono " vedi contrada stazione" dove i ragazzi per andare a scuola prendono la barca per attraversare la strada con la fortuna che non passi una macchina altrimenti si fanno pure la doccia prima di decidere cosa fare fatevi un giro per vedere come siamo ridotti nella m....a

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  2. un amico di regalpetragiovedì, 13 ottobre, 2011

    Credo, che tutti noi racalmutesi vogliamo che quei soldoni siano spesi bene,anche migliorando il centro storico.
    credo anche, che il momento non sia questo, cioè coinvolgendo il Commissario,
    estraneo sia alla comunità e a tutte le problematiche racalmutesi.
    Infatti, nel mese di maggio 2012,il Commissario se ne và, senza salutarci e lasciandoci nei casini, dei vari progetti e delibere!

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  3. Malgradotutto e Malgradotutti a Racalmuto ogni tanto c’e’ qualcuno che avanza delle proposte serie con un contenuto intrinseco di prospettiva e, principalmente, di forte attaccamento al paese.
    La proposta di ridare a corso Garibaldi li lastricato con basuli la apprezzo e la condivido in pieno. Anzi, direi che i basuli vanno rimessi non solo dall’Itria in poi , ma da San Pasquale alla Matrice, così come era prima.
    Aggiungerei il ripristino della fontanella di San Pasquali, che fu rovinata con la posa del monumento ai caduti sul lavoro ( come se a Racalmuto mancasse largo), e della piazzetta, togliendo quell’obbrobrio di fontana con delfini sporca e malandata, e credo che li fonti del suo concepimento sia ormai sepolte.
    Non essere d’accordo con la proposta di Malgradotutto significherebbe, come si suol dire, avere “la facci comu li basuli di la chiazza”, quando c’erano li Basuli ora che c’è la pici si potrebbe dire avere “la facci ‘mpiciata”.
    Sino ad trentennio fa c’erano anziani che la Piazzetta la chiamavano “A lu cuddraru”.
    La chiamavano così perché ai tempi della Santa Inquisizione li c’era un casotto ed era lì che chi si macchiava di peccato o di qualsivoglia reato veniva messa alla gogna.
    Appunto. Cuddraru, collare in ferro o travi al collo per tenere fermo qualcuno che veniva frustato, sputato e schiaffeggiato dai passanti.
    Spero tanto che dal corso Garibaldi tolgano la pici e rimettano li Basuli e si ripristini San Pasquali e La piazzetta; io aggiungo un'altra proposta fare le foto dello stato attuale e di prendere le foto di come era prima la piazza ed esporle a Lu Cuddraru ossia a pubblico ludibrio.

    Lu latru di l’Abbatia

    Voscenza signoria
    si, ci ivu a la Batia.
    Mi fici quattru sirbizzeddra
    la fami mi tagliava li vudeddra.

    ‘Na ‘mbroglia di pani
    e tumazzu di lu casciuni,
    e un panaru d’ova
    belli frischi di cuva.

    Fu pi fami no pi mali
    si sapi , cosi di murtali,
    ca stu beni di Diu
    mi lu futtivu tuttu iu.

    Santa Chiara di l’imperi
    ogni ura m’avi guardari
    ca la fami fu putenti
    mi scurdavu li sacramenti.

    Addumannu a Voscenza
    di darimi clemenza,
    ‘un mi purtati a lu Cuddraru
    cu lu nierbu iu muoru.

    Voscenza prieu ‚nghiunicchiuni,
    Vostru servu oh ma patruni,
    si mi perduna e ‘un mi castia
    ‘un ci tuornu chiu’ a la Batia

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  4. ....si al ripristino di 'li basuli' e alla piazzetta,ma non solo.... per vivacizzare il centro storico occorrerebbe qualcosa di innovativo capace di attirare i giovani.
    Mi mette tristezza, ogni volta che ritorno al paese natio,vedere tutti
    quei giovani 'omologati' a bere birra
    seduti sui gradini di uno stabile.
    ...Se potessimo dare ai giovani'un luogo'in cui trovino posto cultura,dialogo e bibita(magari una libreria con annessa sala tè),non sarebbe una alternativa di qualità?

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