martedì 23 agosto 2011

Nessuno tocchi Cuffaro, Petrotto e Capodicasa

( una semplificazione molto semplicistica - direbbe Angelo Ruoppolo - funzionale alla salvaguardia del sistema, così come si vuole fare a Racalmuto scaricando tutte le responsabilità a Petrotto, nulla di più errato, è un sistema ormai logoro ed improduttivo per i Siciliani e per i Racalmutesi, un orrendo sistema a servizio della politica di maggioranza e di opposizione)

Sergio Scimè ha detto:

... chi si aspetta? come mai il governo regionale DORME? ... eppure in alcuni comuni come Bivona la gestione dell'acqua è pubblica, lì il sindaco Panepinto pur essendo parlamentare regionale non ha ceduto la gestione alla Sicilia acque e di conseguenza alla S.p.A. Girgenti acque.

 In questa Sicilia bisogna iniziare a ragionare seriamente. nessuno vuole che si tocchi il sistema cuffariano, nè i partiti di sinistra (oggi al governo regionale) nè la destra. In quell'acqua di Cuffaro tutti si sciacquavano e continuano a sciacquarsi. Capodicasa docet. Il corpo dell'on. è al penitenziario ma il resto no. Cuffaro non rappresentava un partito  ma era funzionale al sistema voluto da tutti gli operatori della politica. Soltanto una nuova stagione dove al sistema di potere (orami vecchio ed inefficace) clientelare che ha perso l'interesse pubblico per favorire quello privato ritorni a fare gli interessi reali della gente comune dimenticata e tartassata.

4 commenti:

  1. Sergio il tuo programma è molto bello, ma ci potresti dire anche come hai intenzione di raggiungere questi obiettivi, e come hai intenzione di ostacolare le cattive abitudini racalmutesi? infine, perchè una persona pulita come te ha scelto l'UDC, si sa che in Sicilia era il partito di Cuffaro, e che gli ex-cuffariani continuano a militare nel partito: forse la pena che stà scontando Cuffaro sarà purificatoria nei confronti di chi lo ha sempre seguito?

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  2. Bella domanda, grazie. Ho scelto l'UDC quando il partito si è svuotato da certi personaggi, poi credo che non è il partito che fa la differenza ma gli uomini. Firetto è un bravo sindaco ed è nell'UDC ed è coordinatore provinciale del partito, lo stesso Casini rimane coeerente nella sua posizione antiberlusconiana. Gli ex cuffariani se sono rimasti nell'UDC vuole dire che la loro idea è cambiata e credono nellla nuova fase del partito che si fonda sui valori della legalità e dell'etica politica, gli altri hanno seguito altre vie. L'UDC è stato il primo partito che nelle ultime elezioni ha sottoscritto con i candidati del partito un codice etico, non mi risulta che gli altri l'abbiano fatto. Non condivido l'idea che le persone devono rinunciare al loro impegno politico per timore di "sporcarsi" anzi, tutto il contrario, devono essere le persone pulite e candide, al di sopra di ogni sospetto, ad amministrare la cosa pubblica. Il marcio si trova ovunque, non ha colore politico. Il discorso su Racalmuto è differente, penso che prima vengono gli interessi della collettività e poi dei singoli partiti, si deve amministrare in funzione dei bisogni del paese e non delle sigle. Per raggiungere quei punti nel programma c'è bisogno di persone serie che hanno a cuore il futuro di Racalmuto. Sento che la voglia di rivincità è nell'aria, il vento del cambiamento soffia sempre più forte. Per raggiungere quegli obiettivi ci vuole un sindaco che non indossa il doppio petto, un team di persone oneste e preparate che ogni giorno entrano al comune con il piacere di fare qualcosa di buono per i cittadini, un SINDACO OPERAIO anzi una squadra di operai che la mattina iniziano a lavorare cercando di spingere tutto verso la stessa direzione che porti sviluppo al paese. Ho visto negli anni politici o pseudo tali che non hanno fatto mai niente per gli altri ma tanto per se e per la loro famiglia, sconosco la parola "fare" per gli interessi generali della collettività. Racalmtuo ha bisogno di politici laboriosi un elemento imporante che è mancato.

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  3. caro Sergio hai ragione... nell'ultima legislatura gran parte degli "eletti" non ha lavorato per il bene comune. abbiamo assistito alla spartizione di tutto quello che era possibile spartire. assessori senza "ne arte ne parte" deleghe "a muzzo", alcuni a Km 0 non hanno mai aperto becco solo per cinguettare, dottoroni della politica pronti a firmare carte false per raggiungere l'ambita poltrona di presidente non ponendosi nessun "poblema" morale-etico-politico, consiglieri riuniti ore e ore in commissioni inutili che non hanno prodotto nulla se non arricchire di qualche euro le proprie tasche... cosa rimane di questi anni? con pseudo-politici del genere non c'è partito che regga anche il migliore non otterrebbe niente di niente.

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  4. Grazie per la risposta Sergio, di cui apprezzo molto non tanto i contenuti, quanto il tono. Tu sei una persona moderata e pronta al dialogo con tutti, ed è veramente quello che ci vuole oggi a Racalmuto. Ma quando parliamo di "dialogo con tutti" in un paese come Racalmuto le cose si fanno un pò complicate perchè tutti non sono molti, ma sono tutti!! per dirla alla Bonolis! e quindi anche i vari politici voltagabbana, i dipendenti comunali che non vogliono lavorare e quelli che sfruttano il proprio ruolo per gli interessi personali e degli amici, le imprese mafiose che esibiscono regolare certificato antimafia,gli amici ed i parenti che si ricorderanno di te solo per chiederti favori, i gestori dell'industria ecclesiastica sempre più fiorente a Racalmuto, i gestori dell'industria culturale (sempre meno di qualità a Racalmuto) pronta a strumentalizzare in ogni momento la figura di Sciascia, e tutti coloro i quali fanno come la volpe e l'uva rendendo la bellissima favola di Esopo quasi l'unico modo per interpretare le vere intenzioni di tutti i Racalmutesi tanto accaniti nell'impegno sociale, ed ancora tutti coloro i quali ormai provano forti ebbrezze nel flagellare qualcuno e potrei continuare fino all'infinito nel dipingere i vari aspetti dell'animo racalmutese, ma mi fermo perchè penso che tu li conosca benissimo. Quindi cosa ti posso dire:
    ti auguro di farcela ed in bocca al lupo, ma sappi che se le tre S dovessero diventare realtà ci sarà subito un "nuovo liberatore di Regalpetra" pronto a criticare magari con i tuoi stessi mezzi mediatici ogni tuo operato, che vivrà all'insegna del "piove, Scimè ladro!"
    Con affetto l'anonimo di prima.

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