sabato 14 maggio 2011

Scempi, illegalità, malaffare durante l''amministrazione Petrotto (Giuseppe Arnone)

L’avvocato agrigentino Giuseppe Arnone annuncia in una nota la costituzione di Legambiente nel processo per i presunti abusi edilizi e truffe poste in essere a Racalmuto per la realizzazione di alberghi finanziati con fondi europei che vede coinvolti amministratori, tecnici e imprenditori.
“L’indagine della Magistratura, – afferma Arnone in una nota – cominciata alla fine del 2007 e che vede coinvolto il sindaco Petrotto, molti tra funzionari comunali, tecnici progettisti e imprenditori, è emblematica della pessima gestione del territorio nel Comune di Racalmuto. Legambiente aveva già denunziato, nel 2001, il formidabile contesto di devastazioni ed illeciti posto in essere negli anni ’90 dall’amministrazione comunale presieduta da Petrotto.
La Procura dell’epoca, incredibilmente, ritenne che concessioni edilizie palesemente illegali, del semplice valore di miliardi di lire, fossero frutto di “errori in buona fede”. Già allora, Petrotto e i suoi uomini dovevano essere processati per aver consentito, nelle zone agricole del Comune di Racalmuto, coefficienti di edificabilità ben superiori a quelli consentiti dalle norme nazionali e regionali, al fine di realizzare ville e case di campagna. Allora fu scritta una pagina infelice della giustizia penale nella nostra terra: la Procura ritenne che il Comune di Racalmuto, avendo indistintamente rilasciato centinaia di concessioni edilizie illegittime, non voleva favorire alcuno. Dunque, le concessioni erano palesemente illegittime, il territorio era stato certamente devastato, ma assurdamente non c’era la prova che qualcuno in particolare fosse stato favorito. Così decise la Procura dell’epoca (che, con i politici, era assai, assai cauta), unitamente ad un GUP che non ritenne di rigettare (come sarebbe stato giusto) la richiesta di archiviazione: quella decisione divenne così definitiva, con buona pace delle norme urbanistiche e della civiltà amministrativa.
Con il risultato di convincere Petrotto e compagni che si potesse andare avanti in un clima di assoluta impunità, ove tutto era consentito. Fortunatamente, adesso, abbiamo un’Autorità Giudiziaria diversa, che ha il coraggio di servire lo Stato, di fare le indagini, di portarle innanzi ad un Tribunale.
Se già allora Petrotto fosse andato a processo, scempi, illegalità, malaffare, distruzioni del territorio di Racalmuto sarebbero stati certamente risparmiati.
E quale avvocato di parte civile, preannunzio sin d’ora che chiederò che vengano acquisiti a questo nuovo processo tutti gli atti dello scempio archiviato dalla Procura del dott. De Francisci.
Oggi, politici, tecnici e funzionari di Racalmuto sono imputati di aver favorito le ditte nell’ambito della realizzazione di tre alberghi, ricadenti nel centro storico del paese, consentendo la variazione di destinazione d’uso con vari artifizi e raggiri, nonché un’ampia serie di abusi edilizi e violazioni di ogni genere, connesse con l’esecuzione delle opere.
La doverosa salvaguardia del centro storico di Racalmuto, nonché la necessaria punizione dei responsabili, impone all’associazione Legambiente la costituzione di parte civile nel procedimento penale in corso, affinchè a Racalmuto come altrove possa affermarsi la cultura delle regole e della legalità.
La permanenza quale sindaco di Racalmuto di un personaggio quale Salvatore Petrotto, in atto indagato e imputato di gravissimi reati in danno al Comune, favorisce – oggi come nel passato – pratiche di dubbia legalità. Questo ed altri procedimenti penali ne sono la dimostrazione. La nostra associazione, ancora una volta, non si sottrae agli scopi statutari di tutela del territorio e di ripristino delle regole di gestione della cosa pubblica. La costituzione di parte civile, a fianco della Procura della Repubblica che ha mandato a processo 27 persone, ci consentirà di dire la nostra nel dibattimento, chiedendo punizioni esemplari per tutti i responsabili di abusi e gravi reati contro la P.A.”

5 commenti:

  1. Come mai solo il consigliere Arnone di Agrigento denuncia certi fatti e i consiglieri di Racalmuto dormono. Al sindaco di Racalmuto arriva un avviso di garanzia al giorno e nessuno si indigna, una vergogna,questo paese è rovinato politici che pensano soltanto a prendere lo stipendio poi soccu succedi succedi

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  2. tutti costruivano con lo 0,20 il problema è ora che non si pò costruire con niente nemmeno una paglialora. tanti li casi li politici si li ficiru. Bravi dumani ti voto arriè totò

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  3. Arnone contro Petrotto, vince Arnone 3 a zero

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  4. io personalmente prima di scagliarmi contro il sindaco mi scaglierei con tutta la cittadinanza che ha votato per ventenni i soliti consiglieri comunali.......hanno portato al paese lo squallore..........

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  5. Mi fa specie sapere che il Comune di Racalmuto non abbia sentito il dovere di costituirsi parte civile in un processo frutto di un'inchiesta dalla quale si evince certamente un forte danno all'immagine del paese...nessuno ha sentito il bisogno di farlo...Siamo certi che sia Petrotto l'unica mela marcia di questo paese?

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