venerdì 1 aprile 2011

Classe II C, "Gridiamo con forza: stop alla violenza" - Scuola media di Racalmuto


Il 30 marzo 2011, nel quotidiano "La Sicilia" un'intera pagina di "NewspaperGame" curata dalla scuola media "Pietro d'Asaro" di Racalmuto, i ragazzi hanno scritto diversi articoli molto interessanti, che pubblicheremo tutti nel blog nei prossimi giorni. Su suggerimento di Angelo, papà di Giovanni Marchese, poniamo all'attenzione dei lettori l'articolo:  "Gridiamo con forza: stop alla violenza". I ragazzi si soffermano sul vocabolo "responsabilità", in un momento dove la violenza è sempre più diffusa. Fondare la nostra vita sull'amore, la fratellanza, il dialogo e l'amicizia è possibile.
Da questa bella riflessione gli adulti devono apprendere che "fare" in modo diverso si può: senza odio e senza guerra.


Classe II C - Scuola Media Racalmuto
Serena Bufalino Maranella
Leonardo Chiarelli
Roberta Sferrazza

Quotidianamente le cronache riportano casi di violenza gratuita, causati dalla mancanza di dialogo,dall'inesistenza di ideali, di interessi e di rispetto per il prossimo.

Si tende ad allontanare con l'aggressività ogni ostacolo che si frappone alla realizzazione di ogni desiderio. Forse i violenti sono persone stressate, deviate mentalmente o che hanno problemi di inserimento
nella vita sociale e sfogano con l'arroganza le loro frustrazioni e il loro non riuscire ad affermarsi se non con gesti di violenza, quasi a trincerarsi in un mondo diverso,convinti che il male provocato non
sia poi così grave. Siamo certi che la violenza scaturisca a causa dell'eccessiva tolleranza.
Il termine "responsabilità" dovrebbe tornare a far parte del nostro vocabolario e anche quello di "punizione" poiché i comportamenti violenti non devono essere giustificati.
Si può reprimere del tutto la violenza? Siamo convinti di no!
Crediamo, tuttavia, che occorra intervenire nella fase educativa, affinché sin da bambini si capisca che la vita non si basa solo su "occhio per occhio e dente per dente" ma sulla sopportazione reciproca, sull'amore, la fratellanza, l'invito al dialogo e tanti altri sani valori su cui dovrebbe fondarsi la nostra società, affinché i comportamenti prevaricatori vengano scoraggiati, puniti e messi alla gogna, solo così la vita avrà un senso e la parola d'ordine sarà: amore!

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