martedì 1 marzo 2011

Racalmuto, i commercianti chiedono il porto d’armi

Provocazione dei commercianti dopo gli ultimi episodi criminali che si sono verificati in paese. Chiesto al prefetto maggiore controllo del territorio. Domani sera consiglio comunale straordinario sull’emergenza criminalità

di Salvatore Picone

Nel “paese della ragione” i commercianti chiedono il porto d’armi. Una provocazione, naturalmente, che ci fa tornare indietro di vent’anni quando, in piena guerra di mafia, i giovani di allora chiesero l’uso delle armi per difesa personale. Come nel Far West.
Stessa cosa accade oggi, senza che ci siano guerre in corso. Ma l’aria che si respira a Racalmuto è senz’altro pesante. Il disagio c’è e si vede. Se ne scorge soprattutto la sera, quando la piazza si svuota. Perché un po’ di paura è tornata dopo i recenti fatti come l’incendio di cinque auto nel centro abitato, a gennaio, la rapina in una tabaccheria nella centralissima via Garibaldi, poche settimane fa e ora la rapina a mano armata in una pizzeria bar tabacchi, dove alcuni malviventi sono entrati rapinando i titolari dell’esercizio.
Uno stato di paura permanente che ha spinto i commercianti a scrivere al Prefetto di Agrigento Francesca Ferrandino chiedendo di intensificare i controlli da parte delle forze dell’ordine, soprattutto di notte.
“Prendiamo atto degli innumerevoli ed encomiabili, ma tuttavia ancora insufficienti sforzi dei rappresentanti delle poche forze dell’ordine – si legge nel documento inviato anche al questore, al sindaco e a carabinieri e polizia municipale – serve maggiore controllo del territorio, di fronte il dilagare di tanta violenza che non riesce a far svolgere con tranquillità il proprio lavoro e vivere tranquillamente”.
Una petizione firmata dalla maggior parte dei commercianti (quei pochi che restano ormai, in un paese lacerato dove nessuno apre più negozi o altre attività che possano smuovere l’economia). Un paese che ha visto in questi ultimi anni desertificare il centro storico. Non ultimo la decisione di spostare il mercatino settimanale del sabato lontano dalla piazza.
I commercianti adesso chiedono controlli e attendono risposte. E domani, proprio per discutere di quest’emergenza - nel pieno di un’altra crisi, quella politica - si terrà alle 19 un Consiglio comunale straordinario convocato dal presidente Milioto.
Salvatore Picone

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