Ciao Sergio, in questi giorni di riflessione, mi sono cimentato a comporre versetti poetici, quindi ti invio in allegato la poesia "Gente di casale morto". Se la trovi interessante ti autorizzo a pubblicarla sul sito Regalpetralibera. Ciao a presto. E come sempre ti ringrazio!!Gente di casale morto!
Canto di leggi inudite,
rimbombano dentro mura normanne.
Vani Lamenti, speranze perdute.
Pseudo-politici a grandi mani,
rovistano, come in cossonetti d’immondizia,
bilanci magri.
Terra amara la mia sicilia!
Saccheggiata da sempre, da tutto e da tutti!
Fiorente fu, in dominio borbonico,
sottomessa e derubata democraticamente dall’unità d’italia in poi.
Solo per pochi la sicilia d’oggi,
per molti restan solo migrar.
Posti arroccati
con scambio di voti,
azzeran concorsi mai fatti.
Ma quello esterno
per associatio mafiosa,
continua a veleggiar
tra onorevoli deputati.
Avvisati di cotanta garanzia, poi,
gente di casale morto,
non cittadini comuni!!
E tra questi il primo di tutti!!
Se mai c’è ne stata,
la ratio adesso dov’è?
Di certo resta indelebile solo in libri sciasciani!
In memore a future generazioni,
possano queste “sacre” scritture,
dar il senso di quanto lontana sia la libertà, la giustizia,
ovvero la ragione in questo casale morto!!!
Morti, d’entro ognuno di noi!
Morte le nostre coscienze,
giran indifferente lo sguardo altrove.
Eppure state attenti!! Si attenti!!
Alberi tagliati ingiustamente,
cadranno sopra le vostre teste!!!
O gente di casale morto,
perché non reagisci??
Forse perché ti uniformi
a diffusa rassegnatio sicula??
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