giovedì 8 marzo 2018

LE DONNE EREDITERANNO LA TERRA di Aldo Cazzullo. Recensione di Iolanda Salemi


Il libro  “ Le donne erediteranno la terra” di Aldo Cazzullo, Mondadori Libri, Milano 2017, collana: Oscar Absolute, 214 pagine, è  stato uno dei regali che ho ricevuto a Natale e sono contenta che a sceglierlo sia stato mio marito.  Mentre leggevo, più mi addentravo fra le pagine di questo libro e più mi meravigliavo del fatto che sia stato scritto da un uomo.
Cazzullo non si limita a citare la vita o le esperienze di donne più o meno famose, che sono riuscite ad affermarsi nella società, nonostante la società maschilista in cui vivevano tentasse in ogni modo di relegarle in ruoli marginali; ma parla anche di donne umili,  sconosciute ai più, che con il loro impegno quotidiano all'interno delle proprie famiglie sono riuscite a migliorare la società. Il filo conduttore che lega le storie di tutte queste donne del passato e del presente, è la tesi che  Aldo vuole dimostrare e cioè che: se le donne sin dall'antichità non fossero state costrette a ruoli di sottomissione e fossero state nelle condizioni di poter esprimere tutte le loro potenzialità, avremmo anticipato secoli di progresso e ci sarebbero state meno guerre; perché le guerre le decidono gli uomini, ma le subiscono le donne, che si fanno carico dei danni provocati. 
Un concetto fondamentale che io ho sempre sostenuto e che riscontro nel libro di Cazzullo è che il più grande errore che hanno fatto le donne è di voler assomigliare agli uomini. E qui mi autocito, in un mio articolo scritto nel 2013 dal titolo: “ Sulla necessità che le donne si occupino di politica nel nostro paese”, sostenevo che le donne, in politica non devono essere dei personaggi di facciata dietro cui si celano gli interessi di qualche parente impresentabile,... e testualmente : “ nella deplorevole situazione politica in cui ci troviamo, l'unico vero segno di cambiamento e  di rottura col passato, dovrebbe essere il fatto che le donne prendano nelle loro mani le sorti del paese,.... ma le donne possono essere forti solo se saranno in grado di adattare la politica a loro e non di adattarsi alla politica, solo se conserveranno un pensiero autonomo e porteranno in politica un modo nuovo di trattare e risolvere i problemi....”. Naturalmente io mi riferivo a Racalmuto, paese in cui vivo, nell'approssimarsi delle elezioni, ma il concetto è molto generico e adattabile a qualsiasi realtà contingente. Ma a volte le nemiche delle donne sono le donne stesse, perché sono bravissime ad innescare meccanismi di rivalità. Mentre sull'esempio di Lisistrata, che convoca le donne ateniesi, spartane, tebane e corinzie e grazie ad un espediente malizioso, facendo leva sul potere femminile della seduzione, riesce a porre fine ad una guerra che durava da troppo tempo, quindi dimostra che la solidarietà e l'unione tra le donne porta a grandi conquiste.
Aldo Cazzullo è convinto che questo sia il secolo del sorpasso, del Girl Power, il secolo in cui le donne prenderanno il sopravvento, ma purtroppo attualmente il numero delle donne che hanno un ruolo di potere nelle amministrazioni pubbliche o private è nettamente inferiore a quello degli uomini. Nelle saghe più popolari le protagoniste sono delle ragazze, che riescono a salvare l'umanità dalla distruzione o dal male; ma non perché sono le predestinate, che loro malgrado compiono dei prodigi, ma perché sono le più brave. Le donne hanno un'intelligenza duttile, con la quale riescono a padroneggiare ogni situazione, hanno il senso dell'ironia  e sanno cogliere il lato positivo di ogni cosa, infine dotate di sistema multitasking. Inoltre Cazzullo sostiene che le donne erediteranno la terra perché sono capaci di amore incondizionato, Antigone sfida la morte per onorare il cadavere del fratello, ed accompagna Edipo, il padre cieco, a colono. Cristina Trivulzio di Belgioioso,  patriota, giornalista e scrittrice che partecipò attivamente al Risorgimento, ci ricorda che le donne non devono dimenticare mai le umiliazioni delle donne che le hanno precedute, perché con il loro sacrificio hanno aperto le porte verso la pari dignità. E di dignità umana si parla, in un medioevo lontano, quando alla donna veniva negata anche l'esistenza di un'anima e veniva condannata come strega per il solo fatto di suscitare turbamento e desiderio nel maschio. La bellezza della donna era considerata una provocazione del diavolo, era solo un involucro esterno, mentre la donna nel suo interno consisteva di un ammasso di putridume. Concezioni alimentate da una chiesa misogina e sessuofoba, che percepisce come pericoloso tutto ciò che non è conforme ed omologato, dimostrando in ciò tutta la sua debolezza, un impianto ideologico saldo non ha bisogno di affermarsi con la forza o il terrore. Giovanna D'Arco è stata arsa viva, perché  lei giovane e umile contadina, ha osato sfidare il potere, sovvertendo l'ordine precostituito; si è tagliata i capelli, ha indossato abiti maschili, ha imbracciato le armi, e si è messa a capo di un esercito, azioni che, se compiute da uomini, sarebbero state considerate nell'assoluta normalità. La caccia alle streghe, aveva il solo obiettivo di sottomettere delle donne che erano considerate troppo libere per l'epoca in cui vivevano. Molto spesso le donne, nella storia, per poter vivere liberamente si sono travestite da uomo, e come tale sono state arruolate nell'esercito, hanno combattuto nelle guerre, hanno vissuto mirabolanti avventure. Ma si dovrà arrivare al 1919 perché sia consentito alle donne maggiorenni di poter firmare un contratto senza il consenso del padre o del marito. Il XX secolo è stato definito il secolo delle donne, perché si registra, in uno spazio temporale abbastanza breve, un grande progresso nel percorso di emancipazione femminile. Tra Ottocento e Novecento la donna cerca apertamente di liberarsi della sua subordinazione, attraverso un'emancipazione affettiva, culturale e sociale. Le scrittrici del Novecento cercano di superare il modello di moglie e di madre devota a cui la letteratura le aveva relegate. Emblematico è il romanzo “ Una donna” di Sibilla Aleramo, in cui la protagonista attraverso un percorso doloroso e sofferto, si libera dalla sottomissione al padre e poi dal marito, affermando la propria dignità di donna. 
E poi c'è il capitolo della violenze, degli abusi, dei femminicidi, ogni due giorni in Italia una donna viene uccisa da un uomo, che non accetta un rifiuto o un abbandono; un uomo che, quando e se viene condannato, subisce una pena irrisoria, e si ritrova in libertà dopo poco tempo. Ancora la violenza sessuale sembra che sia un problema privato e non una questione che riguarda lo Stato; infatti fino al 1981, bastava il matrimonio riparatore per cancellare il reato. E' ottimista Cazzullo nella sua conclusione, convinto che le ragazze del nuovo millennio ci salveranno dalle tante storture che ha prodotto la storia umana e le donne potranno essere se stesse, vivere secondo la loro natura, cioè diverse dall'uomo, ed essere apprezzate come persone, esseri umani, abitanti dello stesso pianeta. Aldo Cazzullo ha trattato l'argomento in maniera scientifica, riuscendo a cogliere la vera natura dell'anima femminile.
IOLANDA SALEMI

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