Nota del Comitato
Si è svolta a Racalmuto sabato 26
settembre l’Assemblea Cittadina dal titolo “Racalmuto vuole l’acqua pubblica”,
promossa dal Comitato Cittadino “Racalmuto civile”. Hanno partecipato i
promotori del Comitati guidati da Enzo Sardo, l’Onorevole Margherita La Rocca
Ruvolo, L’Onorevole Matteo Mangiacavallo, Antonella Leto coordinatrice del
forum per l’acqua pubblica Sicilia, Emilio Messana Sindaco di Racalmuto, Paolo Fantauzzo Sindaco di Grotte e alcuni
consiglieri del comune di Racalmuto. Il consesso si è svolto in un clima di
assoluta calma e partecipazione alla presenza dei cittadini di Racalmuto.
Ha aperto i lavori il dottor Enzo
Sardo, presidente del Comitato Cittadino, che ha introdotto il tema
dell’assemblea parlando del problema della gestione privata dell’acqua e di
quanto questo influisca negativamente sulla vita dei cittadini di Racalmuto e
della Sicilia intera. Per fortuna la Regione Siciliana ha voluto aprire uno
spiraglio con una legge che permetterà a tutti i comuni della Sicilia di optare
per altri sistemi di governo dell’acqua tramite gestioni pubbliche, miste o
private, in modo da far risparmiare i cittadini e di riappropriarsi di un bene
primario importante come l’acqua.
L’On. Margherita La Rocca Ruvolo
ha parlato dell’iter tortuoso della legge all’interno dell’Assemblea Regionale
e di come i “poteri forti” hanno tentato di boicottare una legge voluta dal
popolo e per il popolo. Ha continuato parlando delle scadenze incombenti, come
l’approvazione da parte dei Consigli Comunali delle delibere di adesione entro
il 21 novembre, con le quali si dovranno costituire dei subambiti comprendenti
uno o più comuni limitrofi, per la gestione della risorsa idrica. Inoltre, si è
soffermata su altri aspetti della legge come la costituzione di un fondo per
pagare le bollette alle persone meno abbienti.
Il dottor Lillo Alaimo Di Loro,
promotore del Comitato Cittadino, ha parlato del senso etico e sociale
dell’acqua, che non può in nessun modo ridursi a mero esercizio economico e
alla necessità di arrivare ad una gestione pubblica che faccia pagare al
cittadino solo i costi vivi di manutenzione degli impianti, senza tralasciare
una corretta depurazione delle acque a valle, adeguando questi sistemi a quelli
europei.
Antonella Leto ha rappresentato
come il forum per l’acqua pubblica da dieci anni segua le vicissitudini
dell’acqua in Sicilia, che è l’unica Regione italiana che ha concesso per
quarant’anni le proprie acque ad una società, la Siciliacque, che può
permettersi di fare il bello e il cattivo tempo, fissando delle tariffe
esorbitanti. Ha parlato dell’iter legislativo visto da un soggetto come il
forum che ha promosso già all’inizio della legislatura una legge di iniziativa
popolare per l’acqua pubblica e come sia stato arduo definire i contorni
dell’odierna legge. Infine, ha introdotto le asperità della legge e di come il
Governo Nazionale stia tentando di impugnarla e del fatto che l’Assessore
Contraffatto dovrà stabilire gli ambiti territoriali per l’acqua necessari alla
costituzione dei subambiti.
Il Sindaco di Racalmuto Emilio
Messana ha ripercorso tutti i momenti della lotta dei sindaci agrigentini per
l’acqua pubblica e come questi si muoveranno per la definizione delle delibere
da approvare in tempo utile. Ha riferito che la bozza di delibera è già nelle mani
delle commissioni consiliari, che la studieranno, e sarà approvata
contemporaneamente da tutti e 27 i Consigli Comunali della provincia di
Agrigento che hanno ceduto le reti a Girgentiacque. Ha terminato dicendo che vi
saranno difficoltà nella rescissione dei contratti con il gestore privato, ma
che lui e tutti i Sindaci sono determinati ad andare in fondo e rendere di
nuovo l’acqua pubblica.
Il Sindaco di Grotte Paolo
Fantauzzo condividendo completamente le parole di Emilio Messana, si sofferma
sulla futura composizione del subambito idrico, individuandolo con i comuni del
Consorzio “Tre Sorgenti”, che esiste da più di un secolo.
Ha chiuso i lavori l’On. Matteo
Mangiacavallo, ringraziando il comitato e puntualizzando il fatto, che dove
esiste un movimento come “Racalmuto Civile” vuol dire che vi è una forte
deficienza della politica. Continua parlando di come Girgentiacque operi in
maniera spregiudicata, tagliando l’acqua a chi non può permettersi di pagare e
addirittura bloccando la fognatura, portando le abitazioni dei meno abbienti a
più un secolo fa, prive di acqua e servizi igienici. Ribadisce il fatto che
bisogna fermare tutto questo e che la legge faticosamente approvata va proprio
in tale direzione e i sindaci non hanno scuse in merito e devono operare nel
più breve tempo possibile. Mangiacavallo, infine, avverte l’assemblea del fatto
che altre battaglie aspettano il popolo siciliano, come il referendum contro le
trivellazioni petrolifere e la lotta contro gli inceneritori, che il Governo e
la Regione vogliono costruire sul territorio siciliano.
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