venerdì 25 settembre 2015

Racalmuto, Fondazione Sciascia interviene il consigliere comunale Giuseppe Guagliano "una rappresentanza consiliare nel CdA"



Nota del consigliere comunale Giuseppe Guagliano (PD)

L'articolo di Gaetano Savatteri apparso  qualche giorno fa su Malgrado Tutto in cui si paventava il rischio chiusura della Fondazione Sciascia, conseguenza di un lento declino culturale e di un'inadeguatezza  organizzativa, ha riproposto un argomento e una preoccupazione molto sentita dalla comunità e da tutto il mondo culturale.
Aggiungo che si percepisce anche una certa stanchezza da parte di alcuni componenti degli organi di governo dell'importante Ente.
Una condizione che l'arrivo di un Sindaco (che ne è Presidente) e di un Assessore alla cultura (componente del C.D.A.) eletti dai cittadini dopo la lunga parentesi del commissariamento, e l'indicazione del giornalista Cavallaro nel C.D.A. da parte del Consiglio Comunale, non ha modificato nella sostanza; nonostante tutti i buoni propositi.
La notizia circolata e confermata ufficialmente, secondo cui la Fondazione ha perso il finanziamento annuale di 50.000 € messo a disposizione dalla Regione oltre che confermare plasticamente quanto in precedenza affermato, contribuisce a far crescere un sentimento di sconforto tra tutti coloro si aspettavano cambiamenti positivi.
Personalmente ritengo che la sola strada che può sovvertire questo stato di cose è quella che passa attraverso il Consiglio Comunale; unico organo deputato ad affrontare tali problematiche.
E' necessario che unitamente all'Amministrazione Comunale si possa creare di un tavolo tecnico al quale invitare al ragionamento le migliori energie umane del territorio; ovvero quelli che sono in grado di proporre un progetto culturale organico di ampio respiro e di attrarre quei finanziamenti, regionali, nazionali e comunitari per garantire la sopravvivenza e la crescita della Fondazione.
Lo scopo non è e non può essere quello di creare occupazione o diventare centro di spesa del denaro pubblico per la soddisfazione di pochi.
La sola finalità accettabile è quella volta a garantire la fruizione del patrimonio letterario donato dallo Scrittore, promuovendo nel contempo la diffusione del messaggio umano, etico e morale  che Sciascia ci ha voluto lasciare con la sua opera.
Per intenderci è necessario ed urgente che si metta mano allo Statuto della Fondazione prevedendo nel C.D.A. una rappresentanza Consiliare diretta nei modi e nei termini che vanno discussi.
Lo Statuto va reso moderno e funzionale così da agevolare quel cambiamento, rinnovamento e coinvolgimento auspicati da Savatteri e da tanti altri.
Ritengo necessario e utile utilizzare nella Fondazione alcune figure di notevole professionalità e livello culturale presenti nel bacino del precariato del Comune per accelerare il lavoro di catalogazione delle lettere dello Scrittore e del materiale artistico e librario provenienti dalle donazioni fatte in favore dell'Ente a tutto vantaggio di studiosi, scolaresche e semplici cittadini.
L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE un primo segnale l'ha dato mettendo a disposizione 115.000 € del proprio bilancio per il rifacimento del prospetto dell'edificio che ospita la Fondazione.
Una decisione sofferta viste le esigue risorse e le tante necessità primarie che assillano i cittadini.
Chi gestisce la Fondazione e in primis Sindaco e Assessore hanno l'obbligo di dare riscontri concreti   della loro attività evitando che possano ripetersi  gravi e dannose “dimenticanze”.
Il cambiamento non avverrà automaticamente qualora si riesca a realizzare quanto  ragionato.
E' necessario che in tutti ci sia la volontà di volerli rendere operativi una volta realizzati.
Il segnale potrebbe essere l'attuazione di quel progetto “porte aperte” proposto da Cavallaro.
Questo presuppone oltre all'apertura fisica delle porte, la pubblicazione on-line del Conto Consuntivo, del Bilancio di Previsione, del programma a breve,medio, e lungo periodo delle attività promozionali e culturali della Fondazione (se esiste) dei verbali del C.D.A. Degli altri organi e di quant'altro possa essere rilevante per una consapevole comprensione dei cittadini su tutto quanto succede all'interno della Fondazione.
Solo così sarà possibile ri-acquisire un rapporto fiduciario con la cittadinanza, presupposto imprescindibile per il successo. C'è da  recuperare tanto tempo, inutilmente, perso.
Giuseppe Guagliano (PD)
Vice presidente consiglio 
comunale di Racalmuto

1 commento:

  1. non sono d'accordo: il consiglio comunale e gli organi dell'amministrazione hanno ben altro a cui pensare; acqua pubblica, gestione dei rifiuti, fondi per le famiglie bisognose, centro storico, lavoro per i giovani e sviluppo. Io sono convinto che la strada giusta per la Fondazione Sciascia è quella di sciogliersi dall'Ente Comune. La Fondazione potrebbe autogestirsi con i finanziamenti privati e pubblici. Questa imposizione di rappresentanze politiche è un punto di debolezza dell'organismo. Il CDA della Fondazione dev'essere più snello, meno nomi e maggiore efficienza. Tentar non nuoce

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