sabato 14 febbraio 2015

QUESTIONE TARSU Il comitato civico cittadino incontra il presidente del Consiglio Comunale di Racalmuto

Il comitato civico cittadino incontra il presidente del Consiglio Comunale di Racalmuto, chiesta una commissione di vigilanza sulla spesa per la gestione rifiuti e sulla gestione dei ruoli, nonché la verifica della legittimità procedurale adottata nella  notifica delle cartelle di accertamento del 2008 e 2009.




Racalmuto 13 febbraio 2015–Una delegazione del Comitato Civico Cittadino di Racalmuto, composta da Enzo Sardo, Lillo Alaimo di Loro, Lillo Sardo, Luigi Capitano, Carmelo Mulè e Luciano Carrubba,  ha incontrato ieri presso i locali del Comune il Presidente del Consiglio Comunale di Racalmuto Ivana Mantione, per rappresentare preoccupazioni e proposte rispetto al Caro Bollette Tarsu, gestione rifiuti e questione emergenza ambientale a Racalmuto.
Durante l’incontro  i rappresentanti del Comitato Civico hanno premesso lo spirito collaborativo dell’azione civica e dichiarato la disponibilità alla massima collaborazione per rendere efficiente il “Sistema Comune” a partire dalla riduzione dei costi di gestione dei residui solidi urbani per il decoro alla città senza che questo  gravi pesantemente sui cittadini.

Rispetto a tale aspetto è stato precisato che l’attività del Comitato in quanto tale è apartitica e non utilizza i linguaggi della politica, ma punta al raggiungimento di obiettivi concreti e oggettivi che si riassumono nella “ richiesta di civiltà” della popolazione racalmutese, testimoniata dalla raccolta di firme operata dal comitato nel mese di  gennaio 2014 u.s. In tale direzione  assicura il Comitato sarà mantenuta la massima  determinazione nell’agire come gruppo di pressione e nel  porre in essere tutti gli atti possibili e le azioni legali necessarie al fine di garantire il pienorispetto delle leggi ambientali nella gestione dei rifiuti, la giusta perequazione del tributo a carico dei cittadini e soprattutto la rispondenza dei tributi(anche quelli già versati dal Comune all’ATO Agesa 2) rispetto al servizio effettivamente fruito.
Il Comitato ha quindi riferito  al Presidente del Consiglio quanto già rappresentato al Sindaco Messana e cioè  che la “questione   spazzatura a Racalmuto  è la risultante di una serie di inefficienze, mancata applicazione delle  leggi nazionali  sulla gestione del servizio e di omesso controllo da parte del Comune rispetto al mancato raggiungimento degli obiettivi  obbligatori previsti dalla legge” . Ricorda il comitato che il D.L.gs.152 del 2006  prevedeva l’obiettivo di raccolta differenziata  del  65% entro il 31 dicembre 2012,  pena l’applicazione delle sanzioni previste per legge a carico dei comuni inadempienti e quindi dei cittadini di Racalmuto. Visto che la percentuale di differenziata raggiunta a Racalmuto, in assenza di un  piano credibile,   è ben al disotto del 10%, i cittadini dovranno aspettarsi gli ulteriori aggravi previsti dall’art. 205, comma 3, del D.Lgs. n. 152/2006, mentre il Comune è di fatto esposto ai rilievi della Corte dei Conti in merito al danno all’erario dovuto al mancato conferimento della materia seconda.
Altre criticità rappresentate al Presidente del Consiglio riguardano l’assenza di una adeguata banca dati che non ha consentito la corretta perequazione del tributo oltre allanon rispondenza dell’ufficio tributi del Comune alle esigenze di privacy che l’argomento richiede.
Ciò premesso non si è mancato di ribadire la necessità di una soluzione politica della problematica  che richiede un atto di coraggio generale e di responsabilità e che può configurarsi con la sospensione in autotutela  dei ruoli in accertamento (peraltro già chiesto dal Consiglio con proprio atto di indirizzo) e del  condono  previsto dalla legge 289 del2002,  per consentire a tutti i cittadini di regolarizzare la propria posizione pagando il minimo possibile e senza aggravio di sanzioni e interessi.
Il comitato ha consegnato un documento  scritto, che si allega al presente comunicato, con il quale si chiede l’istituzione delle necessarie commissioni di controllo e vigilanza sugli effettivi servizi di smaltimento dei rifiuti e sui ruoli relativi ai contribuenti. Nonché la realizzazione di un ufficio tributi adeguato alle necessità dell’argomento e alle esigenze della privacy e quindi dotato di  personale competente e di locali adeguati organizzati in front-office.
Il comitato ha per ultimo ha rassegnato al presidente e consegnato al protocollo, una interpellanza in forma scritta circa la necessità di verificare la legittimità delle formalità di notifica degli avvisi di accertamento 2008 e 2009, pervenute a gennaio del 2015 a circa 3.000 racalmutesi.
Il presidente a preso atto delle argomentazioni rappresentate e ha assicurato di farsene tramite verso il Consiglio Comunale, ha inoltre condiviso l’opportunità rappresentata dal Comitato di organizzare un convegno sul tema delle buone pratiche per la gestione dei rifiuti, da realizzare nell’aula consiliare di Racalmuto, per presentare le esperienze dei comuni vicini dove la gestione della problematica è più efficiente e il tributo corrisposto dai cittadini è ben più basso che a Racalmuto.




  Comitato Cittadino di Racalmuto

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