L'obiettivo finale del mio intervento, in seno al consiglio comunale, mirava ad evidenziare il rischio (esistente ed evidente) al fine di mettere in atto tutte le procedure necessarie per mettere in sicurezza il costone e garantire l'incolumità dei passanti o di quanti stazionano sotto la parete in attesa di essere ricevuti dal veterinario.
Un messaggio dell'assessore comunale Alessi, in mattinata, mi comunicava che l'evento è stato segnalato all'Ufficio del Genio Civile di Agrigento per quanto di loro competenza. Sarebbe auspicabile un intervento regionale con progetto da inserire tra le somme urgenti.
Prof. Luigi Romano, consigliere comunale
purtroppo conosciamo la scarsa sensibilità ambientale ti taluni ingegneri. temo che la rupe venga stravolta e che si perdano le tracce archeologiche che non sono evidenti a tutti. Non mi pare che vi siano rischi di grossi crolli. In ogni caso basta transennare e non fare avvicinare le persone. Io auspico un intervento ben meditato che nn stravolga il colpo d'occhio attuale. Le rocce sono un bene paesaggistico.
RispondiEliminaIngegnere ci può dire di più delle tracce archeologiche presenti nel costone?
RispondiEliminasul lato ovest della rupe vi è una grotta artificiale che è stata utilizzata anche come presepe. Vi sono delle nicchie, sicuramente opera dell'uomo, forse quel che resta di altre grotticelle artificiali, oltre a vari segni antichi che sono oggetto di un mio attuale studio e che non posso per il momento divulgare. Il complesso archeologico e paesaggistico fa tutt'uno con le grotte preistoriche del Bastione. Basterebbe valorizzarlo con indagini archeologiche, in ogni caso necessarie prima di qualsiasi intervento, per dare a Racalmuto un sito turistico in più.
RispondiEliminaGrazie, ritorneremo a fotografare quella rupe per mantenere viva la memoria dei primi racalmutesi che hanno abitato questa meravigliosa terra baciata dal sole.
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