Come è noto da quest’anno saremo chiamati a pagare la Tares al posto della Tarsu. L’acronimo Tares vuol semplicemente dire Tassa rifiuti e Servizi e ingloba oltre alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani anche altri servizi indivisibili erogati dal comune ( manutenzione delle strade, pubblica illuminazione ecc..).
E’ chiaro che la Tares sarà più salata della Tarsu: il comune, nel nostro caso i commissari, infatti, dovranno maggiorare dello 0,30 - 0,40 al metro quadro la vecchia Tarsu; quindi nel 2013 la bolletta sarà molto più pesante dello scorso anno!
Chi sperava, dopo le lamentele e le proteste di piazza , in una riduzione della odiata tassa per l’immondizia si dovrà, purtroppo, ricredere!
E’ il caso di ricordare che per il 2013 la spesa prevista per il finanziamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ammonta a € 1.631.262,00 e sarà al 100% a carico dei cittadini (Delibera Commissariale n. 31 del 07/03/2013).
Essa è così ripartita:
a. € 406.103,00 spese per il personale
b. € 11.000,00 spese per automezzi
c. € 781.981.00 spese conferimento rifiuti in discarica e gestione servizio RSU
d. € 6.076,00 spese per canoni di affitto locali per automezzi
e. € 400.000,00 quota a carico ente da trasferire Ato rifiuti
f. € 26.102,00 IRAP per il personale
Totale € 1.631.262,00
Se a questa somma si aggiungerà un ulteriore 0,30 – 0,40 (in base a quello che decideranno i commissari) per metro quadro di superficie tassabile la faccenda sarà seria per le tasche dei contribuenti.E’ chiaro che la Tares sarà più salata della Tarsu: il comune, nel nostro caso i commissari, infatti, dovranno maggiorare dello 0,30 - 0,40 al metro quadro la vecchia Tarsu; quindi nel 2013 la bolletta sarà molto più pesante dello scorso anno!
Chi sperava, dopo le lamentele e le proteste di piazza , in una riduzione della odiata tassa per l’immondizia si dovrà, purtroppo, ricredere!
E’ il caso di ricordare che per il 2013 la spesa prevista per il finanziamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ammonta a € 1.631.262,00 e sarà al 100% a carico dei cittadini (Delibera Commissariale n. 31 del 07/03/2013).
Essa è così ripartita:
a. € 406.103,00 spese per il personale
b. € 11.000,00 spese per automezzi
c. € 781.981.00 spese conferimento rifiuti in discarica e gestione servizio RSU
d. € 6.076,00 spese per canoni di affitto locali per automezzi
e. € 400.000,00 quota a carico ente da trasferire Ato rifiuti
f. € 26.102,00 IRAP per il personale
Totale € 1.631.262,00
In pratica la spesa per il 2013 sarà un centinaio di migliaia di euro in più rispetto all'anno scorso.
A Firenze per 100 mq si pagherà circa € 238,00 da noi ce ne vorranno circa € 800,00!
E allora quale strada intraprendere per ridurre questa maledetta tassa e allinearla ai valori medi nazionali?
L’idea, portata avanti dai commissari, di staccarci dall’Ato Rifiuti è condivisibile ma bisogna fare un ulteriore passo e cioè iniziare seriamente a organizzare la raccolta differenziata porta a porta.
A Racalmuto ci sono tutte le condizioni per poterla fare: abbiamo il CCR , contrattisti precari, lavoratori ASU, operatori ecologici in pianta organica non transitati all’Ato. È tempo di valorizzare queste risorse umane e scongiurare il pericolo licenziamento ipotizzato dai commissari e previsto nella delibera commissariale n.1 del 24/01/2013.
Sganciandoci dall’Ato rifiuti, venendo meno, quindi, la quota a nostro carico per le spese di funzionamento ed organizzando la raccolta differenziata con il personale in forza al comune, si potranno abbattere gli attuali costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti ed ottenere quei risparmi per ridurre la bolletta ed assicurare una prospettiva di lavoro al personale precario evitando una macelleria sociale.
I commissari non possono solo badare, in modo burocratico e cinico, a equilibrare i conti del comune senza tenere conto di chi dovrà sopportarne il carico sociale ed economico: a loro viene richiesto anche di farsi carico dei bisogni e delle aspettative dei cittadini.
Salvatore Sardo
Segretario PD Racalmuto
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