martedì 4 settembre 2012

La dott.ssa Gabriella Tramonti commissario straordinario a Racalmuto e a Marano di Napoli con la stessa emergenza: gestione rifiuti. Due comuni diversa misura?

La dott.ssa Gabriella Tramonti è nello steso tempo commissario prefettizio a Racalmuto e a Marano di Napoli. Nello stesso tempo si trova ad affrontare nei due comuni lo stesso problema: la gestione dei rifiuti.
I rifiuti sono oggi uno dei problemi centrali di gran parte dei comuni del sud Italia. A Marano strade sporche e raccolta a rilento, come si legge nel titolo del giornale InterNapoli.it, i problemi sono legati allo smantellamento della struttura del settore ambientale del comune e per altri motivi che potete leggere nell'articolo.
Il fatto che ci interessa è quanto leggiamo nell'articolo:
"Poi c'è la questione della valorizzazione delle risorse interne e delle penalità - in caso di inadempienza contrattuale - da comminare eventualmente all'azienda. Di tutto questo e di altro ancora se ne discuterà nei prossimi giorni, per un incontro tra gli addetti ai lavori che - secondo i rumors - sarebbe stato fortemente voluto dal commissario prefettizio Gabriella Tramonti". internapoli.it
La dott.ssa Gabriella Tramonti cosa farà a Racalmuto in caso di inadempienza contrattuale?
Il comune di Racalmuto, meglio i cittadini, pagano un costo eccessivo: sproporzionato alla quantità di rifiuti prodotti. I cittadini pagano servizi doppi per la raccolta differenziata. A Racalmuto a differenza di Marano esiste un'isola ecologica che funziona bene. Non non vogliamo dipendere da un consorzio "mangiasoldi", inadempiente in molti servizi, che non ha raggiunto nessuno degli obiettivi prefissati: efficienza, efficacia ed economicità.
Ed è per questo che chiediamo alla dott.ssa Tramonti di rivedere i costi del 2012, revocare la determina che raddoppia la tassa dei rifiuti a carico delle famiglie racalmutesi, che non tiene conto, come prevede la legge, della gradualità nell'aumento delle tasse.
I Racalmutesi vogliono pagare il giusto, non voglio essere derubati e offesi.

Sergio Scimè, blogger


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