martedì 31 luglio 2012

Tornando alla Pro Loco (Racalmuto)

Ho sempre una certa ritrosia a parlare di cose che in qualche modo mi riguardano. (preferisco far parlare i fatti)
Tuttavia non posso sottrarmi a questa discussione.
Non è vero che non si può fare politica attiva e allo stesso tempo operare nel sociale e in particolare in ambito culturale. (anzi dovrebbe essere la regola)
La discriminante è solo una:
-utilizzare il credito politico derivante da un lavoro in mezzo alla gente che parte da molto lontano, per rivendicare spazi di interesse generale ( nel mio caso la Pro Loco )
-O utilizzare questo credito per utilità del tutto personali (quale può essere la sistemazione di un proprio familiare in banca piuttosto che in miniera).
Una differenza non da poco, non credete?
Tornando alla Pro Loco.
Posso dire, con orgoglio, che in questi locali ha trovato accoglienza chiunque senza nessunissima discriminazione o distinzione, e senza mai pagare un centesimo.
Il ricco, il povero, l'intelligente, o il diversamente intelligente, l'artista importante o l'autodidatta, le associazioni, gli enti pubblici del territorio, e financo gli amici di Grotte. (Per noi della Pro Loco di fatto Racalmuto e Grotte sono un'unica comunità).
Se si considera che questi locali dopo la ristrutturazione sono rimasti chiusi per diversi anni, in preda ai vandali, il ragionamento si completa da solo.
La Pro Loco per le più di cento iniziative realizzate in questi anni non ha ricevuto un € dal Comune (salvo qualche piccola eccezione iniziale dell'ordine di qualche migliaio di €).
Alla Fondazione Teatro giuridicamente inesistente da quando ha riaperto i battenti è stato concesso:
-Il Teatro come immobile per 99 anni;
- e più di un milione di € di soldi del bilancio comunale per le varie esigenze (artistiche e non)con benefici, non so quanto in definitiva, superiori a quelli recati dall'attività della Pro Loco in termini crescita socio culturale, economica, di giustizia e verità al cospetto della gente comune che rappresenta la stragrande maggioranza della popolazione di questo comune.
La Pro Loco di contro, senza alcun costo, è diventata l'unico vero punto di riferimento per la gente comune e i giovani.
Questo concetto questa filosofia capisco che a qualcuno possa dare tremendamente fastidio. -Ma così è se vi piace-.
Ma ricordino costoro; le migliaia di Racalmutesi che utilizzano e freguentano i locali dell'ex Macello sono i veri proprietari del patrimonio immobiliare del Comune (compreso il Municipio) e i detentori dell'unica vera sovranità riconosciuta quella popolare. (Art. 1 della Costituzione)
E' bene che questo concetto tutti lo tengano bene in mente.
Giuseppe Guagliano 
Presidente della Pro Loco di Racalmuto.

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