Nella prima prova di italiano, dell'esame di maturità 2012, un brano di
Leonardo Sciascia . Gli studenti dovevano redigere un saggio breve o un
articolo di giornale avente come argomento “Le
responsabilità della scienza e della tecnologia”, con testi tratti da Hans
Jonas, Primo Levi e Leonardo Sciascia. Vi proponiamo la lettura del testo di Sciascia riportato nella prova, tratto dal libro "La scomparsa di Majorana:
‘È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero
senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel
1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul
serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938.
Poteva
benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i
fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè
parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi,
dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro
cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è
sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a
considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki’
Leonardo
SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975
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