sabato 31 marzo 2012

Racalmuto MALGRADO TUTTO in edicola. Dopo lo scioglimento per mafia del Comune.


In edicola il numero speciale del periodico Malgrado tutto. Dopo lo scioglimento del Comune di Racalmuto per infiltrazione mafiosa e dopo l'attentato intimidatorio alla ditta Falco Abramo, il giornale cittadino fa il punto sulla grave crisi morale e politica che ha colpito il nostro paese.
Scrive Gaetano Savatteri. "La mafia c'era e non si diceva.  Adesso si può dire: a Racalmuto la ma mafia c'è stata e c'è. E non solo una mafia che per anni ha ucciso, ha fatto stragi, ha conquistato posizioni dentro Cosa Nostra. Ma una mafia che ha continuato ad ottenere appoggi e sostegno dentro gli uffici comunali. La mafia ha sfruttato silenzi, omissioni, omertà, minimizzazioni, amicizie, parentele. Ma questo non significa che tutto il paese è mafioso. Ricordiamoci che non è stato sciolto un paese, ma un'amministrazione comunale cosa molto diversa."
Vogliamo mettere in risalto un appunto di Savatteri che per noi "non è superfluo", quando scrive: "Naturalmente, è superfluo ricordare
che da tempo solo alcune voci isolate ripetevano - tra l'indifferenza e il fastidio di molti - che era necessaria una presa di coscienza collettiva..." . Il riferimento è chiaro.
Tra le voci isolate c'è stata e c'è quella del blog di Racalmuto, la nostra voce, quella di  Regalpetra libera. La voce libera che in tre anni non si è arresa, neanche di fronte alle intimidazioni e alle ingiuste aggressioni, facendo vedere a tutti, con video pubblicati su youtube e documenti,  quello che succedeva all'interno del palazzo, nei consigli comunali e nelle giunte. Adesso, si spera, che arrivi aria nuova. Una nuova primavera per Racalmuto.

Sergio  Scimè, blogger

2 commenti:

  1. Parapolitico, Paraintellettuale e Para.........
    "Non è stato sciolto un paese ma solo il comune", è vero da un punto di vista prettamente buracratico e normativo. Ma da un punto di vista politico lo scioglimento del comune non è altro che l'atto finale di un processo di disgregazione sociale e morale praticato da una classe piseudodirigente sulla popolazione al fine di tenerla in cattività ed estorcergl il voto.
    "Un popolo si governa o con il cuore o con il terrore". Chi della politica ne fà una ragione di vita e nello stesso tempo è un personaggio impopolare, l'unica soluzione è il terrore.
    Ed allora chi vuole incutere timore assume degli attegiamenti millantatori al fine di far credere di avere conoscenze ed di essere "ammanicato" con pezzi delle istituzioni giudiziarie e prefettizzie, com il mondo della stampa e della cultura, con il mondo della politica ed altro a seconda della bisogna. E' per ciò che un mese prima del decreto di scioglimdento qualcuno ha fatto circolare la relazione prefettizzia, preannunciando di essere a conoscenza che con certezza si sarebbe arrivati al decreto di scioglimento. Ma come è possibile essere in possesso di una relazione prefettizzia, relativa alla commissione di accesso al comune diretta a verificare il condizionamnto della vita democratica. E come è possibile fare circolare una relazione che contiene "dati sensibili", nomi di persone e notizie di reato, che è stata al vaglio del Comitato di Pubblica Sicurezza a cui fanno parte S.E. Il Prefetto e il Procuratore Capo della Procura della Repubblica.
    Per non parlare di altericci giudizzi di marciapiede dati da questa figura Paranormale, finalizzati a scoraggiare futuri concorrenti politici, perchè per riconquistare il traguardo ed arrivare primo deve per forza concorrere da solo.
    Come è possibile che la vanagloria di una figura discussa e discutibile possa violare la riservatezza di atti sottoposti al segreto di ufficio, senza che nessuna istituzione di PS se ne accorga, e possa mettere sulla piazza nomi e cognomi di persone che in questo paese ci continueranno a vivere con le loro famiglie anche se travolti dalla vergona di errori commessi da loro stessi o da loro familiari.
    Se questo è l'inizio di una nuova stagione di riappacificazine sociale, se questo deve essere un periodo di vacatio politico per riflettere, abbiamo cominciato bene, anzi, il para...... ha cominciato benissimo.

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  2. Complimenti per il numero.

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