Felice Cavallaro, giornalista racalmutese Andrea Camilleri, scrittore, ha diretto dal 2002 al 2005 il Teatro di Racalmuto Lillo Firetto il bravo sindaco Giuseppe Agnello scultore racalmutese |
Li avevamo visti assieme a Racalmuto la sera de 9 luglio, in occasione dell’incontro con Ivan Lo Bello, numero uno di Confindustria Sicilia, organizzato dal Circolo Unione in collaborazione con il giornale “Malgrado tutto” e la Fondazione Sciascia: Felice Cavallaro, che ha conversato con Lo Bello, e tra i tanti ospiti il sindaco di Porto
Empedocle Lillo Firetto e lo scultore Giuseppe Agnello.
I tre, assieme ad altri nomi del mondo della cultura, della televisione, della moda, del cinema e della musica, si ritrovano domani, naturalmente a Porto Empedocle, per l’atteso appuntamento con la Moda e la cerimonia di consegna dei “Premi Futura Prospicere 2011” organizzata dal Comune e dalla “Fondazione Andrea Camilleri”.
Lillo Firetto infatti premierà quest’anno Felice Cavallaro, il giornalista racalmutese inviato del “Corriere della Sera” e Michele Guardì, il noto regista televisivo originario di CastelterminiA realizzare le opere che rappresentano il Premio l’artista racalmutese Giuseppe Agnello, autore dei bronzi più noti in Sicilia: la statua di Sciascia a Regalpetra e quella del commissario Montalbano a Vigàta.
La manifestazione sarà presentata da Egidio Terrana, conduttore televisivo e direttore del periodico “Malgrado tutto”, mentre i momenti dedicati alla moda saranno presentati da Jo Squillo.
L’appuntamento è dunque per domani sera, nella piazza centrale della città marinara.
Salvatore Picone
A Racalmuto, tutti critichiamo e accusiamo Petrotto,il quale nella sua qualità di Sindaco ha disasministrato il paese,ma in una cosa è stato bravo e intelligente.
RispondiEliminaForse,aveva capito ed ha "allontanato" da un eventuale colpo di "stato" certi personaggi.
Quei personaggi, che hanno contribuito qualche anno prima alla distruzione di Racalmuto e della sua cultura.Forse vogliono tornare,rifocillandosi,con lauti pranzi a base di gamberoni ecc. parlando di cultura?
Mi dispiace veramente per Agnello,Guardì,Firetto e Jo Squillo, professionisti e persone, interessate solo veramente alla cultura e a far conoscere la nostra Sicilia, la Sicilia, sana in Italia e Europa.
sssssssss
RispondiElimina"Nemo propheta in patria?", non sempre è vero, anzi alcuni sono profeti solo in patria, intendendosi per patria non solo il proprio paesello natio o di origine dinastica, ma anche quell'isolato e limitato microcosmo culturale in cui ci si culla per tutta l'esistenza e dal quale risulta quasi impossibile uscire fuori, da alcuni detto "provincialismo".
RispondiEliminaEsistono racalmutesi noti nella comunità nazionale o internazionale impegnati nella letteratura, nel giornalismo, nell'arte visiva, nella musica, nella ricerca scientifica, nella politica, nella diplomazia etc. etc. di cui mai si parla, forse perchè non amano autoreferenziarsi, forse perchè inseriti in circuiti culturali non molto folkloristici, o forse perchè non si sentono più racalmutesi. Queste persone avrebbero tanto da dare a Racalmuto, ma in presenza della loro snobistica indisponibilità continuiamo a tessere le lodi di Felice Cavallaro e di altri come lui che tanto si sono prodigati per Racalmuto!!!!!
Non si sono prodigati solo per Racalmuto ma anche per Porto Empedocle, Realmonte, Siculiana, e quasi tutti i paesi dell'agrigentino, i quali, purtroppo, i suoi cittadini non sono stati assolti dal peccato originale cosiddetto "MAFIA" e scrivendo di queste bassezze si conquista un bel premio. Sicuramente non avrà scritto male del rigassificatore, degli industriali, della monnezza che avanza, ecc.ecc.
RispondiElimina