lunedì 27 giugno 2011

Racalmuto, tutte le novità del Giornale di Sicilia ( edizione di ieri)

Giornale di Sicilia del 26 Giugno 2011 
Concetta Rizzo

Il consiglio comunale straordinario si terrà domani, a partire dalle ore 20. Già dal tardo pomeriggio di venerdì, però la politica, a Racalmuto, è tornata a essere febbrile. Si susseguono le riunioni fra i componenti dei vari partiti politici. Ma le analisi e le scelte, a Racalmuto, si fanno anche in piazza.
Fra la vasca che non fa più - e da tempo - zampilli d'acqua, antistante a piazza Crispi fino alla statua appiedata di Leonardo Sciascia e l'attigua piazza Umberto I. I capannelli di politici sono lì, discutono, talvolta anche animatamente, su quale dovrà essere il futuro del paese. Perchè un primo segnale potrebbe essere lanciato nella serata di domani: il primo passo verso lo scioglimento dell'assise cittadina. Lo anche detto il presidente del consiglio comunale, Salvatore Milioto, poco dopo aver convocato la riunione straordinaria: " non è esclusa una scelta drastica. Lasciamo aperte tutte le ipotesi, anche le più drastiche appunto".
Da più parti da quelle che sono sepre state polemiche ed ostili con l'amministrazione di Salvatore Petrotto, si auspicano che anche i consiglieri diano un segno di responsabilità istituzionale. Lo ribadisce Sergio Scimè dell'UDC: "Ci sono consiglieri che in questi anni hanno sempre detto - ha spiegato ieri Scimè - di non essere attaccati alla poltrona di governo. Ecco, è giunto il tempo che lo dimostrino". Dello stesso parere anche giuseppe Guagliano dell'API. Prescindendo però da quale sarà il consiglio comunale, a Racalmuto comincia a soffiare anche aria di campagna elettorale. La politica sembra intenzionata a girare in fretta pagina e a lasciarsi alle spalle "l'affaire" Petrotto.
L'amministrazione di Salvatore Petrotto s'è conclusa con le sue irrevocabili dimissioni. Un gesto scaturito da una attenta riflessione - dopo che ha ricevuto un avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa. Il primo luglio verrà interrogato dai magistrati della Dda di Palermo. Ad accusarlo il suo compaesano, l'ex barbiere, Maurizio Di Gati.
Ma, prescindendo dalle dimissioni di Petrotto, si trattava comunque di un governo già quasi "naturalmente" al termine. Per la prossima primavera erano infatti già previste le elezioni amministrative e dunque il rinnovo delle cariche istituzionali.
 Con l'anticiparsi dei tempi, dunque, si cerca di individuare chi potranno essere i nuovi candidati. In paese circolano già dei nomi. Sono tutti che - dicono - intendono spendersi per il bene e il futuro della cittadina. Ma sono indiscrezioni non confermate, né confermabili. I partiti politici avranno, infatti, tutto il tempo per lavorare, per cercare candidature valide, per stringere accordi. (*CR*)

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