
Racalmuto... qui non ci ferma neppure il Padre Eterno."
E' vergognoso vivere nella propria terra e non conoscerla?
“La Cultura, la Storia millenaria di un paesello può essere ignorata dai suoi stessi abitanti. Tanto "è storia vecchia" si dice, senza rendersi conto che la "storia vecchia" è la nostra storia, la storia dei nostri padri, nonni, avi, che qui hanno passeggiato”
A Racalmuto la passeggiata ha una sua particolarità, ossia quella di avere come segnale di dietrofrónt una vecchia edicola votiva che marca la fine della periferia del paese, detta la “figureddra di lu Patri Eternu”.
E’ regola, fra i comuni mortali, che una volta giunti davanti al Padre Eterno non si torna più indietro, ma non a Racalmuto che è un paese straordinario, come pare lo a
Dall’alto della sua ironia lo scrittore racalmutese voleva forse insinuare il contrario?
Un dubbio che ci tormenterà per sempre.
Quantunque l’appellativo di paese della ragione oggi a Racalmuto si respira un certa aria di tensione, che ha indotto le associazioni ad interrogarsi sulla qualità della vita in paese, dopo i noti fatti di mafia, partendo proprio dalla difficoltà riscontrata da molti cittadini nel rapportarsi con la classe politica in auge.
La violenza verbale che trova rifugio su facebook, luogo improbabile ed inopportuno, in cui pare essersi spostato il dibattito politico, sembra aver raggiunto limiti tali da avere spinto qualcuno ad invocare l’aiuto del Prefetto.
Questo è lo “straordinario paese della ragione”, dove oggi come ieri la violenza continua a tuonare attraverso rimbombanti raffiche di tastiera sulla rete informatica, facendo spesso più male dei colpi di pistola.
Vado al nocciolo.
Il paese è molto credente; si dice infatti che lo stesso Sciascia pur essendo laico, fosse un cristiano nell’animo, tant’è che teneva quattro crocefissi sul proprio comodino uno dei quali gli fu messo fra le mani in punto di morte al posto del rosario, che pare non avere mai recitato.
Nonostante lo scetticismo dello scrittore racalmutese, c’è da dire che il paese è storicamente molto religioso e lo dimostrano appunto le numerose edicole votive disseminate per tutto il suo territorio, oltre alla presenza della chiesa di "Santa Maria di Gesù", la più antica di Racalmuto e tra le prime chiese cristiane agrigentine sorte dopo la sconfitta degli Arabi e l'insediamento dei Normanni in Sicilia.
L’edicola votiva di contrada Padre Eterno è comunque la più conosciuta per via del suo storico compito di aver da sempre frenato il peccato dei passi dei racalmutesi.
Da ragazzino immaginavo che la passeggiata fosse un fatto normale.
Pensavo che in qualsiasi par
Solo dopo che la televisione francese, negli anni ottanta, si interessò di tale fenomeno, inviando a Racalmuto il regista Vincent Martorana per documentare, con la sua troupe, “la promenade”, mi resi conto che la rilassante “passiata” non è praticata da tutte la parti.
La nostra passeggiata, che dà spesso anche il nome alla via che calpestiamo, è una storia molto siciliana?
A Racalmuto, sin dalle tiepide serate di primavera, si intraprende la salita per la strada alberata che conduce alla vicina Grotte lungo un viale diritto senza negozi e vetrine.
Ci si prepara alla discesa, dopo qualche centinaio di metri, una volta giunti dinanzi al “cuore di Gesù” e in un arrestabile quanto lento viavai ci si appresta a farlo numerose volte quante sono le stelle che illuminano il cielo giugnettino.
Da qualche giorno un grande cartellone pubblicitario

Un cartellone immenso, sproporzionato, fratello di tanti altri piazzati in precedenza negli angoli più fotografati e raffigurati del paese.
Un gesto inaccettabile a riprova del perpetrare dello scadere della qualità della nostra stessa vita.
Come disse un noto cantautore: E ha un bel dire la gente che questa società fa schifo che è una porcheria, che è tutta un’immondizia, sarà così e questo è anche vero, però non posso gettare mio fratello nel pattume. Ehi, Padre Eterno, qui in basso non si sta poi male puoi vedere gli scimmioni dondolare appesi ai rami e più vanno in alto, su fra le foglie più vanno in alto e più gli vedi le vergogne.
Racalmuto 16/03/2010 Giovanni Salvo
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