sabato 21 luglio 2018

Klaus Frahm a Racalmuto per fotografare il Teatro (di Iolanda Salemi)




di Iolanda Salemi     
L'altro pomeriggio, mentre cercavo di sfuggire alla canicola estiva, chiudendo le persiane e piazzandomi davanti un ventilatore, mi chiamano i miei collaboratori del Teatro, dicendo che ci sono due tedeschi che vogliono visitare e fotografare il teatro e chiedevano informazioni. Un po' annoiata, per l'interruzione del riposo, mi reco al teatro per conoscere  i due visitatori e parlando viene fuori una particolare opportunità. La persona che ho davanti è Klaus Frahm, un grande fotografo di Amburgo, accompagnato da un'assistente, attrezzato di tutto punto, per fotografare il nostro teatro. Riuscendo a comunicare con quel poco di italiano che lui conosceva,( purtroppo il tedesco è una lingua  a me sconosciuta! ), mi spiegava che sta portando avanti un progetto chiamato: “ the Fourth Wall”, lavora per “Lens culture”, rivista che pubblica le foto dei migliori fotografi del mondo e celebra l'eccellenza nel linguaggio visivo della fotografia, in tutti i generi. Uscita da quell'incontro al Teatro, incuriosita, sono andata a cercare informazioni su INTERNET, benedetto Google!!! digitando il nome di Klaus Fraham, mi si è aperto un mondo.
Questo fotografo, ha fotografato tutti i teatri d'Europa, d'Italia e della Sicilia, arrivando fino a Racalmuto, quello che gli interessa è il palcoscenico nudo, non la scena, ma la struttura, ciò che attiene al lavoro del teatro e non alla rappresentazione. I teatri sono luoghi incantati, che nascondono agli occhi dello spettatore atmosfere piene di fascino e di mistero, tutto questo svela il lavoro di klaus, che permette di ammirare il contrasto tra dentro e fuori la scena, apprezzando l'imponente struttura scenica, avvolta nel silenzio.
Il suo lavoro si intitola : “ Il quarto muro” ( the fourth wall), nel teatro questo è la parete invisibile che separa il palcoscenico dal pubblico, uno spazio immaginario che separa attori e spettatori. Tutto questo materiale fotografico farà parte di un libro che verrà pubblicato ad Amburgo. Ci siamo messi in contatto subito, gli spedirò per email, un testo scritto con notizie storiche che verranno incluse nel libro come didascalia alla immagini  del teatro. Klaus Frahm mi ha spiegato che le sue foto mostrano i teatri da una prospettiva diversa, mi ha raccontato che lui è nato con la macchina fotografica, è la passione della sua vita, ed io lo capisco bene, vivendo in una famiglia di fotografi. Usa un'attrezzatura fotografica analogica e manuale, usa un banco ottico ed obiettivi Schneider, focus esterno, le notizie tecniche le apprendo dal fotografo mio, con il quale condivido la mia vita, e che ha immortalato questo interessante incontro. Klaus ha un modo di fotografare all'antica, si direbbe, ma con grande precisione e maestrìa, è convinto che la fotografia deve rivelare qualcosa che giace sotto la superficie.   Le foto di questo incontro sono di Lillo Conte.



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